Da tempo si avverte la necessità di uno studio sistematico sull’interpretazione etimologica presso i Greci. Il volume curato da Arnaud Zucker e Claire Le Feuvre offre uno stimolo per il raggiungimento di tale obiettivo. Il volume raccoglie i dieci contributi presentati al convegno svoltosi nel marzo del 2016 a Beaulieu-sur-Mer. Da questo primo incontro è nata l’associazione Etygram, che si pone per obiettivo il coordinamento degli studi relativi all’etimologia greca antica a livello internazionale. Il volume, redatto in inglese, si propone come il primo di una serie dedicata alla teoria e alla pratica dell’etimologia nella Grecia antica e medievale. Il quadro temporale di riferimento è molto ampio e giunge sino agli Etymologica di epoca bizantina. La scelta dei casi di studio è variegata, a dimostrazione della pervasività dell’etimologia nella cultura greca. I curatori, cui è affidata la redazione di un’ampia introduzione generale sui caratteri dell’etimologia nella Grecia antica, hanno suddiviso i contributi in quattro sezioni: Etymological Practices and Philosophical Issues, Linguistic Issues, Poetical Practices of Etymology, Etymology and Word-Plays. Il volume è corredato dagli indici dei concetti notevoli, dei nomi, delle parole greche più rilevanti, dei passi citati; si rileva l’assenza di una bibliografia generale, che avrebbe consentito ai lettori di orientarsi nel numero crescente di pubblicazioni relative al tema. Rispetto a contributi precedenti, in particolare al volume curato da Nifadopoulos 2003[1], a fronte di una scelta di case studies in parte coincidenti, si sottolinea da un lato lo sforzo di delineare in maniera ordinata i campi di applicazione dell’etimologia greca (filosofia, linguistica, filologia, poesia), dall’altro l’esclusione di casi desunti dal mondo latino – la scelta avrebbe meritato una riflessione nell’Introduzione.