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Emilio Faldella (1897–1975)

Autor von La grande guerra

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Werke von Emilio Faldella

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1916. Le montagne scottano (2001) — Einführung, einige Ausgaben4 Exemplare

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Wissenswertes

Geburtstag
1897
Todestag
1975
Geschlecht
male
Nationalität
Italy

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Caporetto: il crollo del fronte sull'lsonzo, la precipitosa ritirata, l'invasione di metà del Veneto, duecentomila prigionieri e centinaia di migliaia di soldati sbandati, popolazioni in fuga, voci di tradimenti e di viltà, la diffusa sensazione che tutto fosse perduto ... Un così violento succedersi e sovrapporsi di avvenimenti paurosi nel breve spazio di due settimane non solo lasciò un'impressione profonda e duratura, ma a sessant'anni di distanza suscita ancora interesse e curiosità più di qualsiasi altro evento della prima guerra mondiale, al punto che si fantastica di ''misteri " da chiarire e di documenti rivelatori rimasti chiusi in cassaforte. Tutto è ormai chiaro e nulla c'è di «misterioso»: lo dimostra il generale Faldella in questo libro che completa la narrazione dedicata alla grande guerra, ricostruendo i fatti con scrupolo di storico ed esponendone le cause e gli sviluppi con rigorosa obiettività di . giudizio. Risultano così evidenti gli errori, le insubordinazioni, e sono anche valutate le influenze dell'eccezionale capacità di azione delle divisioni tedesche e delle circostanze a noi sfavorevoli, che ampliarono la sconfitta, e cioè le stesse cause e gli analoghi sviluppi di altre sconfitte subite da alleati e nemici sugli altri teatri di guerra, prima e dopo Caporetto. Il libro consente in tal modo. al lettore di farsi un'opinione chiara, completa, equilibrata e definitiva sulle cause, le origini e gli sviluppi degli avvenimenti che recano un nome che rievoca tragiche immagini di catastrofe, settimane di passione, ma· anche la gloria della vittoriosa resistenza sul Piave e sul Grappa.… (mehr)
 
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BiblioLorenzoLodi | Jan 17, 2017 |
Appare finalmente in edizione economica l'opera che all'atto della sua pubblicazione (1965) venne riconosciuta come la sintesi più completa ed esauriente sull'argomento e, nello stesso tempo, come l'opera che imprimeva una nuova svolta ag li studi sul primo conflitto mondiale. In effetti il generale Faldella (1897-1975), al termine di una estenuante ricerca documentaria, era giunto a offrire al lettore una vastissima narrazione dello sviluppo della "grande guerra", con particolare riguardo al fronte italiano, dalle origini alla conclusione, e un panorama completo dei tre anni e mezzo di lotta sulle Alpi, sull'lsonzo, sul Piave. Faldella non indugia in scolastiche descrizioni di battagl ie o di movimenti di truppe, ma esponé soprattutto perché gli avvenimenti si verificarono, come e quando si svolsero, quali ne furono le conseguenze, ricostruendo l'ambiente in cui maturarono le decisioni. Documenti inediti e ignorati, preziose testimonianze hanno consentito all'autore di esporre gli elementi indispensabili per formulare critiche obiettive e serene su sviluppi e aspetti fra i più discussi degli avvenimenti, nonché sugli uomini che ebbero parte essenziale nel determinarli. Infine la personale conoscenza dell'ambiente nel quale la guerra fu combattuta, dei particolari della vita nelle trincee e del modo di combattere, della psicologia del combattente, derivante dall'esperienza fatta da Faldella, dall'inizio al termine del conflitto, da sottotenente a capitano, favorisce la rievocazione di fatti - ormai risalenti a sessant'anni fa - dei quali chi non li ha vissuti ha quasi sempre un'idea artificiosa, irreale, errata.… (mehr)
 
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BiblioLorenzoLodi | Jan 17, 2017 |
Si compiono cinquant'anni dalla sconfitta di Caporetto che, alla fine dell'ottobre 1917 costrinse l'Esercito italiano alla ritirata dall'lsonzo, dalla Carnia e dal Cadore, al Piave e al Grappa. Quei tragici avvenimenti parvero, allora, inspiegabili; le accese polemiche e la stessa relazione della Commissione d'inchiesta non furono chiarificatrici. Successive, numerose pubblicazioni illuminarono molti aspetti oscuri, lasciando però sussistere dubbi e perplessità. L'A., valendosi di documenti e di testimonianze accuratamente raccolte, è in grado di delineare le cause della sconfitta e di precisare errori e responsabilità. Offre cosi al lettore un quadro sintetico e persuasivo della grande battaglia chè, iniziata i l 24 ottobre 1917 sull' lsonzo con una sconfitta, fu combattuta per due mesi, senza soluzione di continuità, e si concluse sul Piave e sugli Altipiani con una vittoria difensiva che suscitò stupore negli stessi nemici.… (mehr)
 
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BiblioLorenzoLodi | Oct 17, 2014 |
La Prima Guerra Mondiale, dopo le operazioni iniziali, fu essenzialmente «guerra di posizione», combattuta fra opposte linee di trincee e di reticolati. Tale preminente caratteristica esercitò, nel periodo fra i due conflitti, un'influenza determinante sulle previsioni circa il futuro impiego strategico degli eserciti. Gli Stati Maggiori non seppero prevedere altro che una ripetizione degli schemi del 1918. Soltanto lo Stato Maggiore tedesco, facendo tesoro delle esperienze negative, si orientò ad impiegare l'esercito, con il diretto concorso degli aerei, in una guerra di movimento, nella quale le grandi unità corazzate sarebbero state protagoniste.
In contrasto con le previsioni, durante la Seconda Guerra la strategia fu quanto mai varia nelle forme: la «guerra lampo» delle armate tedesche in Polonia, Francia e Jugoslavia, il massiccio impiego di paracadutisti a Creta , la « strana guerra» sul fronte in Francia, dove eserciti imponenti 'si fronteggiarono per otto mesi senza combattere; un ritorno alla guerra di posizione nell'infelice campagna Grecia, alla quale ben si adatta l'affermazione del Clausewitz secondo la quale «raddrizzare una guerra mal impostata è al di là delle possibilità umane».
Le campagne in Africa Settentrionale offrirono un esempio eccezionale di «guerra di movimento» che, per l'ambiente desertico, ebbe particolari caratteristiche, come ne ebbe in Russia, favorita dagli ampi spazi pianeggianti ma limitata dal gelo e dal fango.
Caratteristiche salienti della Seconda Guerra Mondiale furono le operazioni anfibie, per il loro grandioso sviluppo; l'impiego potenti forze aeree, sia con obiettivi strategici, sia in stretta cooperazione con le forze terrestri e navali, infine la guerriglia, forma di combattimento prima di allora messa al bando dalle convenzioni internazionali [...]
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BiblioLorenzoLodi | Nov 30, 2013 |

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