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Giampaolo Pansa

Autor von Il sangue dei vinti

69 Werke 798 Mitglieder 22 Rezensionen

Über den Autor

Beinhaltet die Namen: Giampaolo Pansa, Giampaolo Pansa

Werke von Giampaolo Pansa

Il sangue dei vinti (2003) 108 Exemplare
La grande bugia (2006) 56 Exemplare
Il regime (1991) 26 Exemplare
I vinti non dimenticano (2010) 25 Exemplare
L'intrigo (1990) 25 Exemplare
I figli dell'Aquila (2002) 24 Exemplare
Lo sfascio (1987) 24 Exemplare
Prigionieri del silenzio (2004) 24 Exemplare
I bugiardi (1992) 21 Exemplare
Carte false (1986) 20 Exemplare
Sconosciuto 1945 (2005) 19 Exemplare
I tre inverni della paura (2008) 18 Exemplare
Romanzo di un ingenuo (2000) 18 Exemplare
I gendarmi della memoria (2007) 17 Exemplare
Il Malloppo (1989) 17 Exemplare
Il revisionista (2009) 17 Exemplare
La bambina dalle mani sporche (1997) 13 Exemplare
Siamo stati così felici (1995) 12 Exemplare
Le notti dei fuochi (2001) 12 Exemplare
L' utopia armata (1992) 11 Exemplare
Ti condurrò fuori dalla notte (1998) 9 Exemplare
Bestiario d'Italia: 1994-2004 (2004) 8 Exemplare
Il Dittatore (2019) 6 Exemplare
L'esercito di Salò (1970) 5 Exemplare
COMPRATI E VENDUTI 4 Exemplare
Notte a Is Arenas (2010) 2 Exemplare
Quel fascista di Pansa (2019) 2 Exemplare
HI Isoldi in testa 1 Exemplar
Ottobre addio 1 Exemplar
Malloppo 1 Exemplar

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Rezensionen

Superficiale.
 
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JaqJaq | Jan 7, 2022 |
Pansa torna, per l’ennesima volta, sulla guerra civile italiana e sui crimini dei partigiani. Il consueto lavoro di ricostruzione, più che revisione, di un periodo della storia italiana scritta ad una mano: quella dei vincitori. Il merito di Pansa non è quello di aver scritto questi libri. Ma di avere aperto il fronte ad una riflessione diversa. Lui l’ha potuto fare perché è stato uno dei fondatori di Repubblica, perché viene dalle retrovie degli intellettuali di sinistra. Un mondo incredibilmente chiuso su sé stesso. E l’evasione di Pansa dal recinto buono è stata vista come un reato di lesa maestà. Pansa scrive benissimo. Ma anche lui, ormai, redige lunghi elenchi delle persone uccise durante la guerra civile: ma sono elenchi. E l’altro limite di Pansa è la sua formazione. Come era massimalista prima, così lo è ora; come demoliva gli avversari prima li demolisce oggi. Senza grigi, senza sfumature; senza se e senza ma. Il miglior Pansa è stato quello del passaggio, quello dei romanzi; quello che si rendeva conto che alcune certezze meritavano dubbi, ma i dubbi non si erano trasformati in inossidabili certezze. Ora che è passato dall’altra parte ha ripreso lo stesso atteggiamento. Peccato come direbbe un altro che è convinto di avere in mano la verità.… (mehr)
 
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grandeghi | Aug 28, 2020 |
Ho trovato questo romanzo di Pansa ad Ascea, il solito mio ordine di lettura per dare un senso al disordine in cui per diverse ragioni mi sono trovato a dover gestire la mia biblioteca. Ricordo le letture incantate di circa venti anni fa dei libri di Pansa, soprattutto i romanzi ambientati durante il periodo della guerra civile, al secolo la resistenza. Il tema di questo libro è diverso, un amore difficile, che la vita rende impossibile tra un giornalista che si occupa di politica e la segretaria di un importante esponente del partito socialista. Il periodo è quello di tangentopoli, il mondo incantato della Milano da bere degli anni Ottanta si sta trasformando nel buio avvento del dominio della magistratura. Wanda Rosso e Giulio Gaula si sono conosciuti da bambini, provenivano da due mondi diversi ed hanno avuto due percorsi diversi. Ed è bravo Pansa a romanzare la cronaca di quegli anni. Ma a distanza di anni ho sofferto un po' il linguaggio, l’ho trovato spesso ridondante, l’abuso di termini confidenziali e gergali stancante. Ma il fatto che i gusti cambino con l’età è normale.… (mehr)
½
 
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grandeghi | Aug 2, 2020 |
Non so cosa Pansa abbia scritto dal 2006 ad oggi. Ma mi sembra che stia iniziando a parlarsi addosso. E’ un mio mito, Giampaolo mi ha accompagnato da oltre vent’anni, ho apprezzato la sua capacità di cambiare idea. E mi ha aiutato ad affrontare la vita con duttilità. Ma mi sta nascendo un terribile dubbio. Ossia che io sia un terribile ingenuo che cede alle sue leziose lezioni di etica. Il nome bestiario non mi è mai piaciuto. Ma ho sempre gustato i suoi libri, in particolare i suoi romanzi. La delicatezza delle storie, l’umanità dei protagonisti, le ambientazioni. Ed ho seguito la sua evoluzione nell’approccio alla tragedia italiana che si è consumata alla fine del ventennio. Ma ora inizia a parlare di se stesso, è autoreferenziale, attacca la sinistra con la stessa arroganza del nemico partigiano. E così Pansa mi piace di meno, molto di meno. Certo il libro si fa leggere. Ma è anche una questione di mestiere, di padronanza dell’italiano. Ma quelli sono i mezzi. La differenza la fanno i contenuti. Ed inizio a vederne di meno.… (mehr)
 
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grandeghi | 2 weitere Rezensionen | Feb 3, 2020 |

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