Raleigh Trevelyan (1923–2014)

A look at the life of Julius Wernher and his descendants. Julius made a fortune in the diamond trade in South Africa. Following his move to England, he assumed the role of country gentleman at a grand estate, Luton Hoo, entertaining such illustrious personages as King Edward VII.

The beginning of the book was simply fascinating, offering insights into how the diamond trade began and worked. It was so interesting. However, the more the book delved into the deeper workings of the diamond business, the less interested I became.

For me, a major interest point in the book was Wernher's wife, Birdie, who later became Lady Ludlow. I think she was the most interesting character in the book. I absolutely did not like his daughter-in-law, Lady Zia, a daughter of Grand Duke Michael Mikhailovich of Russia and his morganatic wife, Countess Sophie de Torby. His son, Harold, was an affable man and I greatly enjoyed the parts about him.

Good reading about a now little known family.… (mehr)

In 1942 the author, eighteen at the time, found a diary in the attic of a house in Essex where his family was staying. Full of vague references and hard to decipher misspellings, it included the words (translated from the original) "If I should be poisoned at last, and this book is found, it will explain everything. What bad fellows Tommy took up with, and encouraged him to poison his father and now trying to poison me."

It was the diary of Jimmy Mason the hermit, who had lived in that house until moving to a tiny hut[book:Cold Comfort Farm|92780] on a small patch of land he and his brother owned. He had died that year. Jimmy seems to have had some kind of social anxiety disorder. He lived alone and kept bees, though he was interested in local children and left them fruit and coins on the fence outside the property.

Trevelyan became obsessed by the diary and Jimmy's life. Over the years he transcribed the diary, interviewed everyone he could find who had known him or whose parents had known him, even consulting a psychic. At some point he happened to read a salacious story in a paper about how James Mason had been a farmer who, when rejected by his only love, vowed to never see another woman's face and became a hermit, living alone for the next fifty years. Trevelyan examines this too.

The forward by William Golding describes him as "observing Cold Comfort Farm from ground level" which certainly caught my interest, but ultimately Jimmy and village life weren't terribly interesting and I didn't finish. A blurb by Angus Wilson points out that it is "most fascinating as a chronicle of the growing obsession of a very enlightened, individual person, the author, with the life of a nearly illiterate, insanely individualistic obsessionist...a document both of psychology and of social history."

It was initially entertaining but ultimately I wasn't that obsessed and didn't finish. If anyone wants this, my copy is available.… (mehr)

Ai primi dell'Ottocento Benjamin Ingham si trasferisce in Sicilia convinto delle grandi possibilità commerciali del vino di Marsala. Riuscirà infatti a imporre il suo Marsala in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in tutto il mondo, diventando immensamente ricco. Alla sua morte gli succedettero i nipoti Whitaker, inglesi anch'essi divenuti siciliani. Lo storico inglese Trevelyan ci dà un ritratto dal vivo dell'ambiente dell'alta società cosmopolita europea che si dava convegno nelle splendide ville dei principi siciliani e inglesi.… (mehr)

La vita come un gioco di passioni. Un sonetto può sintetizzare la vita di Sir Walter Raleigh, cortigiano, navigatore e scrittore inglese (Hayes, Devon, 1552 circa - Londra 1618). Dopo aver combattuto in Francia per la causa ugonotta (1569-1576), si dedicò alla carriera marinaresca nel 1578, con il fratellastro sir Humphrey Gilbert, compiendo un primo viaggio a Terranova. Nel 1580 si mise al servizio di Robert Dudley, conte di Leicester, e combatté in Irlanda.

WHAT is our life? The play of passion.
Our mirth? The music of division:
Our mothers’ wombs the tiring-houses be,
Where we are dressed for life’s short comedy.
The earth the stage; Heaven the spectator is,
Who sits and views whosoe’er doth act amiss.
The graves which hide us from the scorching sun
Are like drawn curtains when the play is done.
Thus playing post we to our latest rest,
And then we die in earnest, not in jest.
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Che cos’è la nostra vita? Un gioco di passioni,
La nostra gioia è la musica della divisione.
Il grembo materno sono le nostre noiose case
Dove ci vestiamo per questa breve commedia.
Il cielo ci è giudice spietato e spettatore,
Che siede e giudica chi sbaglia.
Le nostre tombe che ci nascondono al sole che tramonta
Sono come un sipario tirato quando lo spettacolo è finito.
Così procediamo, giocando, fino all’ultimo riposo,
Solo che moriamo davvero, e questo non è un gioco.

Divenuto il favorito della regina Elisabetta, ne ebbe in dono lucrosi monopoli commerciali e vasti domini in Inghilterra e in Irlanda, di cui fu amministratore capace. Nel 1584 finanziò un viaggio di esplorazione lungo le coste dell’America Settentrionale, tra la Florida e la Carolina del Nord, dando il nome di “Virginia” (in onore di Elisabetta detta “la Regina Vergine”) a un vasto territorio, l’esplorazione del quale, tuttavia, non si spinse fino all’attuale Stato della Virginia. Seguì nel 1585-1587, un tentativo di colonizzazione (sbarco nell’isola di Roanoke) ma senza successo.

Sostituito nel 1587 dal rivale conte di Essex nel favore della regina, nel 1592 fu imprigionato per aver sedotto un’ancella di questa, che sposò. Nel 1595 riprese l’attività marinara ed esplorò le coste dell’America Meridionale, sperando di scoprire il favoloso Eldorado; quindi partecipò alla presa di Cadice (1596). Nominato nel 1600 governatore di Jersey, nel 1601 partecipò alla repressione della ribellione di Essex, presenziando come capitano della guardia alla sua esecuzione.
All’avvento di Giacomo I fu imprigionato (luglio 1603) sotto l’accusa, infondata, di avere complottato contro di lui; processato nel novembre fu condannato a morte, ma la sentenza non fu eseguita, e Raleigh rimase prigioniero nella Torre di Londra fino al marzo 1616.

Liberato purché comandasse una spedizione nella Guiana alla ricerca di una miniera d’oro, senza venire a conflitto con i coloni spagnoli, salpò nel marzo 1617 raggiungendo in dicembre la foce dell’Orinoco. Ma l’oro non fu trovato, e gli uomini di Raleigh si scontrarono con gli Spagnoli; per cui al suo ritorno Giacomo I, secondo l’impegno preso con l’ambasciatore spagnolo Gondomar, lo fece giustiziare in base alla sentenza del 1603. Fra i suoi scritti, oltre a numerose poesie, si ricordano la Descrizione della Guiana e una Storia del mondo, rimasta incompiuta. Da lui fu introdotta in Inghilterra la coltivazione del tabacco e, secondo alcuni, quella della patata. Per lui la vita fu davvero "un gioco di passioni".… (mehr)