Alain Robbe-Grillet (1922–2008)

Un libro-terremoto, una lettura che fa guardare la letteratura in modo diverso. So poco del "nouveau roman" e dello stesso Robbe Grillet (ma ho visto Marienbad di Resnais), ma questo racconto del 1958 stravolge la struttura del romanzo "introspettivo", mostrando che ci può essere tutto anche solo sulla superficie. E poi c'è la struttura temporale, mobile, sfuggente, imprevedibile. È un romanzo cubista e come nota Lucentini (che qui traduce in modo eccellente e cura pre e post-fazione) è un poliziesco nella misura in cui la struttura indiziaria della scrittura conferisce al lettore un ruolo attivo di interpretazione. È infatti un libro che va letto con attenzione e partecipazione, e anche in questo si discosta da tanta letteratura di intrattenimento cui siamo andati abituandoci. Si potrebbe criticare a Robbe Grillet la freddezza del tutto, la mancanza di empatia e la riduzione del libro a un esercizio di stile. Ma chi se ne frega: da un esercizio di stile così, chiunque sia interessato alla scrittura può apprendere tantissimo.

PS: se le recensioni di Goodreads sono un buon barometro, in Italia non sembra leggerlo nessuno... se hai intercettato queste mie righe, corri subito a comprare questo libro, fidati.… (mehr)