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Papiri della Società Italiana (PSI) vennero pubblicati sotto la direzione di Girolamo Vitelli in 11 volumi tra il 1912 e il 1935; l’opera è tuttora in continuazione (XV, 1 1979). Gli oltre 1500 papiri editi sono il frutto di campagne di scavo e di acquisti sul mercato antiquario egiziano compiute dal Vitelli e dai suoi collaboratori. Nel 1908 fu costituita la Società Italiana per la ricerca dei papiri greci e latini in Egitto, che sino all’anno del suo scioglimento organizzò e finanziò acquisti e campagne di scavo (Philadelpheia, Hermoupolis, Ossirinco). Nel 1928 in suo luogo venne eretto in ente morale, con la denominazione di Istituto Papirologico, il Gabinetto di Papirologia presso la R. Università di Firenze, che proseguendo le attività di scavo (Ossirinco, Tebtynis, Antinoupolis) e di acquisto, contribuì a formare, con i Papiri della Società Italiana, una tra le più importanti raccolte papirologiche. Dal 1922 l’"Istituto Papirologico G. Vitelli" è ente nazionale di ricerca.

Nella Biblioteca Laurenziana di Firenze sono conservati numerosi papiri greci, che sono stati pubblicati nei volumi I-III dei P.Flor., acquistati da G. Vitelli dal 1901 al 1904, e nei volumi I-XIV dei PSI, provenienti da acquisti e scavi effettuati dalla "Società Italiana per la ricerca dei papiri greci e latini in Egitto" (1908-1928), e poi dall'"Istituto Papirologico", che dal 1928 proseguì l'attività della disciolta Società Italiana ereditandone anche il materiale papiraceo. Una volta pubblicati, i papiri erano depositati presso la Biblioteca Laurenziana per essere a disposizione degli studiosi che avessero bisogno di consultarli e controllarli. Dopo la Seconda guerra mondiale, quando l'Istituto Papirologico "G. Vitelli" ebbe a disposizione una sede più agibile, i PSI sono rimasti custoditi nell'Istituto stesso anche dopo la pubblicazione.
Nel 1971, R. Pintaudi ritrovò nei magazzini della Biblioteca tre casse di papiri inediti provenienti da acquisti fatti da G. Vitelli nel 1903 e provvide al loro restauro. Questo lotto di circa 1000 pezzi è stato pubblicato a partire dal 1976 nella serie dei P.Laur., che comprende finora 205 numeri, distribuiti in 5 volumi.
La storia dei Papiri Laurenziani è ricostruita da R. Pintaudi, Per una storia della papirologia in Italia: Papiri Laurenziani (P.Laur.), in Miscellanea Papyrologica, Firenze 1980, pp. 391-409; l'elenco dei PSI (vol. I-XIV) conservati alla Biblioteca Laurenziana si trova in I. Crisci, La collezione dei papiri di Firenze, in Proceedings of the 12th International Congress of Papyrology, Toronto 1970, pp. 89-95.

Link: http://www.bml.firenze.sbn.it/

papiri dell'Istituto - Cenni Storici
La collezione dell'Istituto Papirologico "G.Vitelli" comprende papiri e pergamene, cocci e tavolette, scritti in greco e in latino, in lingua egiziana (geroglifico, ieratico, demotico, copto), in arabo e anche un raro esemplare in siriaco.
Il materiale proviene da scavi archeologici e da acquisti, effettuati in Egitto per conto della "Società Italiana" per la ricerca dei papiri greci e latini in Egitto" (1908-1928) e successivamente per conto dell'Istituto Papirologico di Firenze a partire dal 1928 in poi.

I testi conservati all'Istituto Papirologico "G.Vitelli" mantengono tuttora la sigla PSI (cioè Papiri della Società Italiana).

I papiri della "Società Italiana (e poi dell'Istituto "Vitelli") vengono di regola pubblicati in una serie di volumi, di cui il primo uscì nel 1912; l'ultimo comparso, nel 1979, è il primo fascicolo del XV volume. I testi pubblicati nella serie dei PSI sono 1468. Ma molti altri papiri sono stati pubblicati su riviste papirologiche o hanno avuto edizioni in sillogi o in monografie.

Tutti i papiri della serie PSI, una volta pubblicati, sono stati depositati alla Biblioteca Medicea Laurenziana, oppure riconsegnati all'Egitto e sono ora custoditi al Museo Egizio del Cairo; solo a partire dal secondo dopoguerra, alcuni dei testi, pur pubblicati nella serie dei PSI (dal vol. XIII in poi), sono rimasti nella sede dell'Istituto Papirologico.

Tra i testi già editi nella serie dei PSI, conservati all'Istituto "Vitelli", si segnalano per importanza:

PSI XIII.1 1296 (pergamene di Antinoe)
PSI XIII.1 1304 (Elleniche di Ossirinco)
PSI XIV 1390 (Euforione)
PSI XIV 1383 (Esiodo, Catalogo delle donne)
Vi sono anche papiri figurati (PSI XIII 1370, XIV 1450-52).

Il papiro siriaco, sopra citato, fu pubblicato da J.-M. Sauget in Annali dell'Istituto Universitario Orientale 45 (1985) pp. 1-16.

Tra i testi in lingua egiziana appartenenti all'Istituto, che siano già pubblicati, spiccano due rotoli ieratici da Tebtynis, veramente notevoli per estensione, l'uno dedicato alla glorificazione del dio Sobek (G. Botti, Copenhagen 1959), l'altro contenente un manuale mitologico (J. Osing - G. Rosati, Firenze 1998).

La parte numericamente più rilevante della collezione, tuttavia, è costituita dalla serie dei PSI ancora inediti, che solo per la parte già inventariata arriva a quasi 4000 numeri
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MareMagnum | Mar 29, 2006 |

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