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Lädt ... Letter to a Child Never Born (Original 1975; 1982. Auflage)von Oriana Fallaci (Autor)
Werk-InformationenBrief an ein nie geborenes Kind von Oriana Fallaci (1975)
Italian Literature (147) Lädt ...
Melde dich bei LibraryThing an um herauszufinden, ob du dieses Buch mögen würdest. Keine aktuelle Diskussion zu diesem Buch. Ӕ Este libro es la historia de una mujer que rompe los esquemas tradicionales: la mujer esposa, la mujer guardiana de la casa y de la familia, la mujer madre por instinto. La protagonista, al darse cuenta de que está embarazada , se rebela, está atormentada por la duda de si es acertado dar la vida, si es acertado renunciar a su libertad para dar la vida. Este es un libro para todas las mujeres. Para todos aquellos que se enfrentan al dilema de dar la vida o negarla. Oriana Fallaci se dirige a quien no teme la duda, a quien se pregunta sin descanso el porqué. Profundamente humano porque se asienta en la duda y nació de la duda, este libro no quiere llegar a ninguna conclusión, es un mensaje lírico desgarrador, que al lector le parece desconcertante y que deja de parecérselo en la medida en que se adentra en la turbadora coherencia del texto. “Lettera a un bambino mai nato” è un libro dal forte impatto rivolto esclusivamente ad un pubblico femminile. Sessista? Probabilmente. Mi dispiace infinitamente per loro ma non ritengo che un uomo possieda abbastanza sensibilità per comprendere “davvero” questo libro, è pressoché impossibile. Se questa mia opinione mi etichetta come “sessista” ben venga. E’ un libro breve ma di una profondità e attualità impressionante. Nonostante siano passati 13 anni da quando è stato pubblicato, tristemente possiamo ancora riconoscere molte tematiche trattate come attuali. Parla di una donna, di cui ignoriamo perfino il nome, che apprende di essere incinta ancor prima che la stessa scienza possa confermarlo. Incinta e sola, senza un marito. Una donna in carriera, incinta, senza un marito e sottoposta al giudizio altrui. Non vi sembra tristemente reale questa problematica? No? Allora, purtroppo, ci sono ancora donne in giro che preferiscono illudersi sulla “parità dei sessi”… O che preferiscono credere al falso perbenismo che gli viene propinato in viso per poi ignorare i bisbigli alle proprie spalle. Parla dei suoi pensieri e del suo desiderio di comunicare con quell’esserino che porta in grembo, della paura per la scelta fatta di tenere il bambino. Paura che si spiega nel volerlo testardamente dare alla luce seppur nell’incertezza di non sapere se il piccolo voglia finire in questo mondo. Cosa potrebbe offrirle/gli? Sarebbe meglio per lui nascere bambina o bambino? E se un giorno le rinfacciasse il suo atto egoistico di darlo alla luce? E se un giorno si sentisse urlare in faccia “chi ti aveva chiesto nulla”? E’ la lettera di una madre coraggiosa che spiega, senza peli sulla lingua, al suo bambino ancora non nato, cosa dovrà aspettarsi dalla vita. Consigli di vita, limpidi e sinceri come se di fronte avesse un adulto eppure sussurrati in silenzio con una delicatezza inaudita. E’ brutale, in alcuni punti. E’ dolce e sensibile in altri… MA sempre sincera e schietta. Ed è bello per una volta leggere e confrontarsi con una “donna” che onestamente si mette in gioco e confida al suo bambino che, per lei, egoisticamente averlo accanto sarebbe un gioia. Una gioia probabilmente irta di ostacoli, ma pur sempre una gioia… Ma la vita, che tutto è tranne che semplice, cosa rappresenterà per il nascituro? Si chiede, giorno dopo giorno, mentre segue attentamente l’evoluzione del suo piccino se sarà abbastanza forte per combattere in questa gabbia di tigri che è la vita e, soprattutto, se vuole questa vita per suo figlio. La forza è quasi sempre frutto del dolore… Vuole davvero veder suo figlio soffrire giorno dopo giorno per diventare un giovane e forte uomo? E lei sarà abbastanza forte per tutti e due all’inizio? E’ difficile avere il potere di dare la vita. Molto spesso i bigotti non si rendono neanche lontanamente conto di quanto complesso sia avere una reale coscienza del grande potere che ogni donna possiede . Non è semplicemente una questione morale, di Dio, Allah o che altro… No, spesso non è sempre una semplice questione di “gioia”, dare la vita non è una scherzo. Come non lo è toglierla, è innegabile… Ma tutti coloro che tanto splendidamente riducono il problema ad un “è giusto così”, “uccidere è peccato”… nessuno sa che, nella realtà, se non in casi estremi, il problema per una donna non è quasi mai se dare o meno la vita al proprio bambino. Per una donna è una “gioia” dare la vita ad una creatura. E’ gioia, piacere e felicità. No, il vero problema è… Gli dono la vita, ma che vita gli sto donando? Quanto soffrirà questa creatura? La vorrà? Mi vorrà? Saprò proteggerlo dai dolori della vita… Dovrò davvero proteggerlo e renderlo in futuro indifeso o lasciarlo sbagliare per vederlo crescere forte e in grado di proteggersi? Impossibile per un uomo comprendere davvero la complessità di un tale dilemma. Spesso perfino le donne stesse stentano ad ammetterlo con se stesse troppo spaventate dal giudizio altrui. Ma no, la Donna del libro, lo ammette e lo confida al suo stesso bambino in una delle lettere più belle e commuoventi che io abbia mai letto. In fondo, come ella stessa dice al suo bambino: Nascere, morire… Non conta perché la vita non muore. Articolo completo: http://sognandoleggendo.net/blog/?p=1214 Oriana Fallaci's Letter to a Child Never Born makes no distinction between her personal desire not to abort and the laws that prevent her from making that choice legally. She finds abortion distasteful. Fine. She's a humanist (humans aren't trees, and being human means eating meat). That's fine too. It's even fine, I suppose, that she doesn't make much distinction between herself and the thing that grows (and dies) inside her. But she's a respected journalist, able to travel internationally. She belongs to the class that's the last to have its choice taken away. Had she thought more about her social condition--rather than just thinking of herself as "pregnant woman"--maybe this would have been a less irresponsible book. As it stands, I'm glad it's out of print. keine Rezensionen | Rezension hinzufügen
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Gedanken und Empfindungen der engagierten italienischen Journalistin zum Thema ungewollte Schwangerschaft. Keine Bibliotheksbeschreibungen gefunden. |
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Google Books — Lädt ... GenresMelvil Decimal System (DDC)853.914Literature Italian Italian fiction 1900- 20th Century 1945-1999Klassifikation der Library of Congress [LCC] (USA)BewertungDurchschnitt:
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