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Lädt ... Porte aperte (1987)von Leonardo Sciascia
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Melde dich bei LibraryThing an um herauszufinden, ob du dieses Buch mögen würdest. Keine aktuelle Diskussion zu diesem Buch. Kortverhaal over een klein rechtertje in Palermo die in de jaren dertig bijzitter is op een proces van een man die zijn vrouw, een concurrerende boekhouder en het hoofd van zijn kantoor heeft vermoord. Dat hoofd was een belangrijke pion in de fascistische partij, dus verwacht iedereen de doodstraf (ook omwille van de porte aperte: het feit dat met de fascistische partij iedereen veilig met de deur open kan slapen). Nog eens herlezen in 2012: Sciascia maakt duidelijk zijn punt, alleen viel me nu de merkwaardige (en redelijk anachronistische) uitval tegen Israël op. En Palermo, a finales de los años treinta, un oscuro personaje comete un triple asesinato al que, sorprendentemente, no se da publicidad. En el posterior proceso, y a medida que pasan los días, una desagradable pero generalizada convicción empieza a hacerse patente: ni el abogado ni el fiscal, y casi ninguno de los miembros del jurado, parecen plantearse cuestiones como la posible enajenación mental o cualquier otra circunstancia atenuante que pudiera redundar en beneficio del inculpado. Todos dan por supuesto que el asesino sólo puede ser condenado a muerte. Cosa passa per la mente di un magistrato giudicante ai tempi del fascismo durante un processo in cui la sentenza di morte sembra già scritta? Cosa può la coscienza del giudica, avversa per principio e ragione alla pena capitale, addurre e proporre in tribunale per giustificare a se stesso prima che alla legge, il suo comportamento integerrimo? Perchè un giudice può, se vuole, riuscire a rimanere fedele ai suoi principi anche in una situazione avversa storicamente e disperata tecnicamente? Perchè, in fondo, questo libro potrebbe essere stato scritto ieri? Perchè Sciascia ha anticipato la storia! Cosa passa per la mente di un magistrato giudicante ai tempi del fascismo durante un processo in cui la sentenza di morte sembra già scritta? Cosa può la coscienza del giudica, avversa per principio e ragione alla pena capitale, addurre e proporre in tribunale per giustificare a se stesso prima che alla legge, il suo comportamento integerrimo? Perchè un giudice può, se vuole, riuscire a rimanere fedele ai suoi principi anche in una situazione avversa storicamente e disperata tecnicamente? Perchè, in fondo, questo libro potrebbe essere stato scritto ieri? Perchè Sciascia ha anticipato la storia! Zeige 5 von 5 keine Rezensionen | Rezension hinzufügen
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En Palermo, a finales de los aos treinta, un oscuro personaje comete un triple asesinato al que, sorprendentemente, no se da publicidad. En el posterior proceso, y a medida que pasan los das, una desagradable pero generalizada conviccin empieza a hacerse patente: ni el abogado ni el fiscal, y casi ninguno de los miembros del jurado, parecen plantearse cuestiones como la posible enajenacin mental o cualquier otra circunstancia atenuante que pudiera redundar en beneficio del inculpado. Todos dan por supuesto que el asesino slo puede ser condenado a muerte. Con Mussolini en el poder, especialmente orgulloso de haber acabado con la inseguridad ciudadana, la pena de muerte parece constituir una premisa para dar validez a la mxima de que en Italia se duerme con las puertas abiertas. Keine Bibliotheksbeschreibungen gefunden. |
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Google Books — Lädt ... GenresMelvil Decimal System (DDC)853.914Literature Italian Italian fiction 1900- 20th Century 1945-1999Klassifikation der Library of Congress [LCC] (USA)BewertungDurchschnitt:
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Questo libro mi è piaciuto? No, risposta istintiva.
Provo ad approfondire.
Non sono cieca di fronte ai meriti oggettivi dell'opera: temi importanti come la pena di morte e l'integrità individuale vengono trattati con la giusta profondità, e la prosa di Sciascia è estremamente curata. Il problema è che è anche dispersiva, piena di excursus e divagazioni. Inoltre la mancanza di dettagli aiuta a rendere la storia più universale, ma di sicuro non favorisce il coinvolgimento del lettore. Mi sono trovata spaesata più volte e più volte ho tentato inutilmente di riprendere il filo della vicenda, prima di rendermi conto che per tutta la prima metà non c'era un filo vero e proprio da riprendere. Con l'inizio del processo le cose migliorano e si fanno più definite, ma non c'è mai stato un momento in cui mi sia sentita davvero partecipe. Il finale per fortuna è la parte migliore, grazie ad un dialogo che in certi momenti è quasi poetico. Purtroppo però non è bastato a stravolgere il mio giudizio, e questo resta un romanzo di qualità, ma che non mi sono mai davvero goduta. ( )