Auf ein Miniaturbild klicken, um zu Google Books zu gelangen.
Lädt ... The Failures of Mathematical Anti-Evolutionismvon Jason Rosenhouse
Keine Lädt ...
Melde dich bei LibraryThing an um herauszufinden, ob du dieses Buch mögen würdest. Keine aktuelle Diskussion zu diesem Buch. keine Rezensionen | Rezension hinzufügen
Anti-scientific misinformation has become a serious problem on many fronts, including vaccinations and climate change. One of these fronts is the persistence of anti-evolutionism, which has recently been given a superficially professional gloss in the form of the intelligent design movement. Far from solely being of interest to researchers in biology, anti-evolutionism must be recognized as part of a broader campaign with a conservative religious and political agenda. Much of the rhetorical effectiveness of anti-evolutionism comes from its reliance on seemingly precise mathematical arguments. This book, the first of its kind to be written by a mathematician, discusses and refutes these arguments. Along the way, it also clarifies common misconceptions about both biology and mathematics. Both lay audiences and professionals will find the book to be accessible and informative. Keine Bibliotheksbeschreibungen gefunden. |
Aktuelle DiskussionenKeine
Google Books — Lädt ... GenresMelvil Decimal System (DDC)576.801Natural sciences and mathematics Life Sciences, Biology Genetics and evolution Evolution TheoryKlassifikation der Library of Congress [LCC] (USA)BewertungDurchschnitt:
Bist das du?Werde ein LibraryThing-Autor. |
A me Rosenhouse è sempre piaciuto come autore, sin dai tempi del suo libro sul problema di Monty Hall; ho anche seguito i testi da lui editi sulla matematica ricreativa seria. Ma in questo caso direi che non ci siamo proprio. Il libro nasce (e scommetterei che è stato un suo pet project) per confutare gli argomenti "matematici" portati dagli antievoluzionisti: Rosenhouse è in fin dei conti un matematico, non un biologo. Io sono una persona semplice, e mi accontento di una prova circostanziale dell'evoluzione: gli organismi viventi hanno una costruzione meravigliosamente interallacciata, ma lo è in modo subottimale, come del resto afferma anche Rosenhouse. Riesce nel suo intento? Non sempre. È bravo a smascherare la matematica usata come cortina fumogena, e qui la sua metafora della matematica come formata da due binari da seguire entrambi - visione intuitiva e formulazione formale - è utile anche al di fuori di questo contesto. Mi sembra però che anche lui abbia mischiato un po' le carte nella sezione combinatorica. Rosenhouse risponde all'affermazione che le proteine usate dai viventi sono un'infinitesima parte dello spazio delle possibili proteine affermando che in fin dei conti quelle proteine ci sono, con argomenti bayesiani. Immagino che abbia fatto così perché altrimenti si dovrebbe invocare il principio antropico, che a me non infastidisce ma porta a una forma debole di Intelligent Design che evidentemente voleva evitare. A parte queste considerazioni, non mi sembra che il libro possa convincere i non-darwiniani. Proprio perché i loro argomenti sono similscientifici (non uso apposta pseudoscientifici per evitare diatribe) in quanto rivolti a persone tipicamente con scarse competenze in materia, spiegazioni di questo genere non portano a molto. Insomma Rosenhouse parla ai convertiti: ne vale la pena? ( )