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Lädt ... Presagio tristevon Banana Yoshimoto
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Melde dich bei LibraryThing an um herauszufinden, ob du dieses Buch mögen würdest. Keine aktuelle Diskussion zu diesem Buch. Non ci sono difetti evidenti in questo romanzo breve: è scritto bene, ha una trama adeguatamente strutturata ed i personaggi hanno uno sviluppo personale credibile. Perchè allora mi ha lasciato totalmente indifferente dall'inizio alla fine? Mi sono interrogata a lungo per capire il motivo, e penso che vada ricercato nella profonda lontananza che ho avvertito tra me e il libro fin dalla prima pagina. Sia nei particolari (scene di vita quotidiana che non mi erano familiari anche se l'intento era chiaramente che lo fossero), che nelle cose essenziali come il susseguirsi degli eventi e la psicologia dei personaggi: mi sembrava che facessero scelte assurde, guidati da motivazioni che per quanto coerenti con quelle scelte ho sempre trovato incomprensibili, perché distanti dal mio modo di essere e di sentire. Non so se sia un problema personale o culturale, di questo romanzo o dell'autrice in generale (anche se in altri libri della Yoshimoto ho avvertito meno questo senso di distacco, benchè sempre presente), ma una mancanza così completa di empatia non può che lasciarmi l'impressione che questo sia uno dei libri più freddi ed impersonali che abbia mai letto. ( ) Tipico esempio di narrativa moderna giapponese. Vicenda semplice, molti cenni di paranormale, ma in generale niente portato all'eccesso. A differenza di quanto riportato in altri commenti e recensioni non mi e' sembrato noioso, anzi sarebbe anche abbastanza piacevole. Peccato che sia il classico romanzo breve che rischia di essere dimenticato molto presto, non avendo nessun elemento particolarmente incisivo. In questo romanzo troviamo tutta la freschezza e la delicatezza della primissima Yoshimoto. Il romanzo stranamente viene pubblicato in Italia a quindici anni dalla sua pubblicazione originale, ma collocandolo nella giusta prospettiva si capiscono molte cose. Ancora una volta i temi con cui si confronta l’autrice sono quelli della morte, dell’amore e della rinascita spirituale. E’ un peccato che, con il passare degli anni, questi stilemi continuamente riproposti mi abbiano trasmesso la spiacevole impressione del trito. Recentemente ho avuto modo di leggere L’ultima amante di Hachiko e Arcobaleno, non trovando tuttavia sufficienti argomenti per poter redigere una recensione. La Yoshimoto ha perso via via freschezza ed è veramente uno spreco, perché Kitchen e questo Presagio triste sono delle perle di narrativa. In questo romanzo si inserisce l’elemento soprannaturale, rappresentato dai poteri latenti della protagonista. E’ impossibile non rendersi conto che l’autrice è debitrice di tematiche care ai manga. Non è paradossale per la cultura giapponese, in cui la diffusione del fumetto valica qualsiasi barriera di sesso ed età. Il successo della Yoshimoto risiede anche in questa caratteristica e spiega il seguito che ha anche in Italia. Presagio triste non ha una sbavatura, è sostanzialmente perfetto nei suoi intenti e risulta limpidamente verosimile, nonostante l’elemento soprannaturale. E’ soprattutto una storia di rinascita e di riscoperta dell’io della protagonista, del suo passato che apre le porte del futuro. E’ delicato, ma non sdolcinato e sebbene il pubblico della Yoshimoto sia prevalentemente femminile, non ho mai provato disagio a leggere i suoi romanzi stilisticamente impeccabili, ma capaci di catturare l’anima. Consigliato a chi ha amato Kitchen e deluso dai romanzi recenti ha voglia di ritrovare il medesimo stile. In questo romanzo troviamo tutta la freschezza e la delicatezza della primissima Yoshimoto. Il romanzo stranamente viene pubblicato in Italia a quindici anni dalla sua pubblicazione originale, ma collocandolo nella giusta prospettiva si capiscono molte cose. Ancora una volta i temi con cui si confronta l’autrice sono quelli della morte, dell’amore e della rinascita spirituale. E’ un peccato che, con il passare degli anni, questi stilemi continuamente riproposti mi abbiano trasmesso la spiacevole impressione del trito. Recentemente ho avuto modo di leggere L’ultima amante di Hachiko e Arcobaleno, non trovando tuttavia sufficienti argomenti per poter redigere una recensione. La Yoshimoto ha perso via via freschezza ed è veramente uno spreco, perché Kitchen e questo Presagio triste sono delle perle di narrativa. In questo romanzo si inserisce l’elemento soprannaturale, rappresentato dai poteri latenti della protagonista. E’ impossibile non rendersi conto che l’autrice è debitrice di tematiche care ai manga. Non è paradossale per la cultura giapponese, in cui la diffusione del fumetto valica qualsiasi barriera di sesso ed età. Il successo della Yoshimoto risiede anche in questa caratteristica e spiega il seguito che ha anche in Italia. Presagio triste non ha una sbavatura, è sostanzialmente perfetto nei suoi intenti e risulta limpidamente verosimile, nonostante l’elemento soprannaturale. E’ soprattutto una storia di rinascita e di riscoperta dell’io della protagonista, del suo passato che apre le porte del futuro. E’ delicato, ma non sdolcinato e sebbene il pubblico della Yoshimoto sia prevalentemente femminile, non ho mai provato disagio a leggere i suoi romanzi stilisticamente impeccabili, ma capaci di catturare l’anima. Consigliato a chi ha amato Kitchen e deluso dai romanzi recenti ha voglia di ritrovare il medesimo stile. Zeige 5 von 5 keine Rezensionen | Rezension hinzufügen
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Google Books — Lädt ... GenresMelvil Decimal System (DDC)895.635Literature Literature of other languages Asian (east and south east) languages Japanese Japanese fiction 1945–2000Klassifikation der Library of Congress [LCC] (USA)BewertungDurchschnitt:
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