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Piero Calamandrei (1889–1956)

Autor von Elogio dei giudici scritto da un avvocato

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Über den Autor

Beinhaltet den Namen: PIERO CALAMANDREI

Werke von Piero Calamandrei

Per la scuola (2008) 16 Exemplare
Lo Stato siamo noi (2011) 10 Exemplare
direito processual civil (1999) 8 Exemplare
Chiarezza nella Costituzione (2012) 6 Exemplare
La casación civil (2000) 5 Exemplare
Fede nel diritto (2008) 4 Exemplare
La casa di campagna 4 Exemplare
Sin legalidad no hay libertad (2014) 4 Exemplare
Fé en el derecho (2009) 3 Exemplare
Questa nostra Costituzione (1995) 3 Exemplare
Demasiados Abogados (2003) 3 Exemplare
Ada con gli occhi stellanti (2005) 3 Exemplare
La Constitucion Inactuada (2013) 2 Exemplare
Il mio primo processo (2014) 2 Exemplare
El procedimiento monitorio (1905) 2 Exemplare
1: 1939-1941 (2015) 1 Exemplar
Eulogy of Judges (2006) 1 Exemplar
2: 1942-1945 (2015) 1 Exemplar
Colloqui con Franco (2016) 1 Exemplar
Lob der Richter 1 Exemplar
Questa nostra Europa (Idee) (2020) 1 Exemplar
Lettere 1915-1956 1 Exemplar
La Universidad de Mañana (1961) 1 Exemplar
Gli avvocati 1 Exemplar
Procedure and democracy (1956) 1 Exemplar
Proceso y Democracia (2006) 1 Exemplar

Zugehörige Werke

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Wissenswertes

Geburtstag
1889-04-21
Todestag
1956-09-27
Geschlecht
male
Nationalität
Italy
Geburtsort
Florence, Italy
Sterbeort
Florence, Italy
Kurzbiographie
Piero Calamandrei è stato un giornalista, giurista, politico e docente universitario italiano. Partigiano e poi membro della Consulta Nazionale e dell'Assemblea Costituente in rappresentanza del Partito d'Azione. Partecipò attivamente ai lavori parlamentari come componente della Giunta delle elezioni della commissione d'inchiesta e della Commissione per la Costituzione italiana. I suoi interventi nei dibattiti dell'assemblea ebbero larga risonanza: specialmente i suoi discorsi sul piano generale della Costituzione, sui Patti lateranensi, sulla indissolubilità del matrimonio, sul potere giudiziario. Accademico dei Lincei.

Mitglieder

Rezensionen

Dopo cinque anni dalla prima deliziosa lettura ritrovo, ad Ascea, una bella edizione degli scritti di Piero Calamandrei sul rapporto tra giudici ed avvocati per sviscerare la fragilità della giustizia terrena. Calamandrei racconta episodi, piccoli fatti, quasi fattarielli che testimoniano la complessità della macchina della giustizia, fatta, inesorabilmente, di uomini. Se infatti il contorno, le leggi hanno il dono della stabilità, sono scritte, dovrebbero dare certezza, il cuore sono gli uomini che esercitano la funzione di garanti della giustizia stessa, giudici ed avvocati, con i loro pregi ed i loro difetti. Ed i racconti del grande avvocato fiorentino servono a rendere il senso della fragilità del sistema, con giudici ed avvocati sciatti, arroganti che non comprendono il ruolo che ricoprono rispetto ad una professione che è assimilabile a quella medica. Perché un cattivo giudizio, ed io ne so qualcosa, è come una malattia, un cancro che forse non uccide ma rovina un’esistenza. Terminai la prima lettura di questo volume qualche giorno prima dell’udienza di Vetromile, ancora ignoravo che in Italia è possibile che possa testimoniare in piena libertà un condannato definitivo. Ecco che un libro come questo aiuta a dare un senso a quello che un senso non ha, le categorie di Calamandrei, i vecchi magistrati che diventano avvocati, ecco una lettura che mi sarebbe stata utile una decina di anni fa, sono eccezionali. Un grande avvocato ed un grande libro, questa è la sostanza.… (mehr)
 
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grandeghi | 2 weitere Rezensionen | Jun 12, 2023 |
Testo importantissimo, da leggere e far leggere. La forza argomentativa di Calamandrei a sostegno di una scuola pubblica, libera e laica, unico caposaldo per la democrazia, la giustizia e la mobilità sociale.
 
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d.v. | 1 weitere Rezension | May 16, 2023 |
Un piccolo editore propone la riedizione di vecchi testi di Calamendrei che hanno ad oggetto la giustizia, vista dalla prospettiva di un avvocato: e che avvocato! La capacità di raccontare storie di tribunale, fatti e fattarielli, con semplicità e ironia non limita la portata politica di questi scritti; che descrivono, con la capacità di andare oltre ogni contesto temporale, i problemi della giustizia; ma con che grazia, con quali toni, quanta distanza tra Calamandrei e gli scribacchini di oggi. Il giurista fiorentino non è giustizialista; né garantista. Calamandrei va alla ricerca della giustizia, intesa come senso di responsabilità del giudice, che rischia di assolvere un colpevole; o di condannare un innocente. E tra le due opzioni sceglie la prima. Perché la giustizia ha come presupposto l’umanità, la bilancia dovrebbe avere sempre un peso da un lato. Il lavoro del giudice viene rivalutato laddove lo stesso ha la capacità di ascoltare, di andare in udienza per udire; come quello dell’avvocato che deve prendersi il fardello del cliente reclamando per lo stesso giustizia; o la massima giustizia possibile. Incredibile è l’attualità degli scritti di Calamandrei, gli avvocati arruffoni, quelli politici, giudici arroganti ed ignoranti, e in mezzo una giustizia troppo spesso negata. Ho finito questo libro pochi giorni prima dell’udienza di Vetromile e poche ore prima del recapito della diffida ad adempiere per quella folle sentenza della Corte dei Conti. Il problema è trovare sulla propria strada buoni giudici; e buoni avvocati. Per i primi non ho responsabilità, per i secondi, si. Ma vado avanti, questi libri servono anche a trovare la forza.… (mehr)
 
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grandeghi | 2 weitere Rezensionen | Jul 9, 2018 |
Del regime fascista si è detto tutto; ed il contrario di tutto. “Una salus victis nullam fortunam sperare”, frase con la quale Enea annuncia ai suoi compagni la definitiva distruzione della sua città, Troia. Calamandrei, uno dei costituenti e fine costituzionalista, non è certo generoso con il fascismo; e, chiaramente, nella sua dissertazione risente del clima dell’epoca in cui scrisse queste riflessioni. Mussolini viene censurato come un dittatore da operetta, i suoi uomini come una banda di cialtroni, gli squadristi come dei volgari criminali ed il re come un pupazzo: implacabile il giudizio di Calamandrei. Ma a differenza della vulgata comune, fatta appunto di luoghi comuni, di cialtroni che trattano da cialtroni altri cialtroni, Calamandrei ricostruisce con puntualità, anche se con il carattere di sintesi di riflessioni sparse, i punti che denotano l’inconsistenza culturale del fascismo di propaganda, dal linguaggio all’atteggiamento nei confronti della stampa. Ma il punto più qualificante del lavoro di Calamandrei è sicuramente quello in cui il giurista fa il suo lavoro, quello del costituzionalista e analizza il sistema giuridico del regime fascista, con puntualità e rigore. Il testo di Calamandrei colpisce, comunque, soprattutto per la sua attualità in un sistema politico, quello attuale, che alla ricerca della governabilità muove sempre più verso possibili derive autoritarie. E, non se ne dolga nessuno, senza nessun Mussolini all’orizzonte, il che è ancora più preoccupante.… (mehr)
 
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grandeghi | Apr 27, 2017 |

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