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65+ Werke 2,532 Mitglieder 41 Rezensionen Lieblingsautor von 1 Lesern

Rezensionen

The best 20 minute read, and while funny it is not funny at all and a decent enlightening thesis of the mechanics of idiocy. Very nice!
 
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yates9 | 13 weitere Rezensionen | Feb 28, 2024 |
La capacità di Cipolla di narrare è davvero grande. Le storie che racconta sono istruttive ma anche divertenti. La storia dei Bardi è splendida nella sua modernità: il potere riesce sempre a farla franca; negli ultimi 7 secoli da questo punto di vista non è cambiato nulla.
 
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claudio.marchisio | 1 weitere Rezension | Feb 5, 2024 |
Cipolla defined stupidity as doing harm to others or groups with no added value, merit or gain to the stupid person. I would add as a general contribution that a stupid person may therefore act out of malice (psychological compensation of a vicious individual, a mental bandit gaining rewarding psychological credit for doing damage), ignorance (in which he is part helpless and part stupid) or stupid stupid (in which a morron acts and destroys withal comprehension of his doings). There is short-ranged stupidity in which a group of morrons discuss their political cafeteria ideas without doing damage to any other than their own escalation of stupidity in mutual claquerry or long-range stupidity in which acts of governments, people of power spread throughout society and destroy everything on their way while pulling everyone into a catastrophy. There are also, I may add, idiots with a mission, those zealots of a single idea spreading and disseminating their stupidity forcefully to others compensating for their own inconsistency, blinded enough not to see their errors. There are also masquaraded fools that act consistently in their castles of delusions and despite obtaining information about the world are biased enough to serve as a prime example of "accomplished idiocy" - those nurtured little boys and girls turning adults that never truly lived, never really travelled, never experienced anything else than their petty simpleton's world, never done anything of significance, but find themselves busy discarding the work life and words of others based on a preposterious notion that they are in the "right" and their interlocutors are "idiots". A word of advice: When you masquarade yourself among fools, do not lose guard, or they will turn audacious as soon as they feel superior or safe, they will start offending you.
 
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Saturnin.Ksawery | 13 weitere Rezensionen | Jan 12, 2024 |
You can find our full review here:

https://thebeerthrillers.com/2023/11/20/book-review-the-basic-laws-of-human-stup...

An excerpt from the review:

1. Everyone underestimates the number of stupid individuals among us.
2. The probability that a certain person is stupid is independent of any other characteristic of that person.
3. A stupid person is a person who causes losses to another person while deriving no gain and even possibly incurring losses themselves.
4. Non-stupid people always underestimate the damaging power of stupid individuals.
5. A stupid person is the most dangerous type of person.

The first is exceptionally true. We all underestimate the number of stupid individuals among us. They are everywhere. Its like shape shifters, alien lizard people, like the Skrulls from Marvel, they are hiding in plan sight. They might even be someone you know – your best friend, your mum, your girlfriend even, who knows? Thats how insidious this “disease” [stupidity] is.

The book is pretty blunt in its language and phrasing. Theres no real political correctness, but there is no real political [in]correctness either. It just is. For example, rule number two is pretty straight forward – the stupid person is stupid because he’s not stupid; not because of any other defining characteristic. His race, his ethics, his nationality, his location, his place of birth, the way he looks, his gender, the skin color, etc, doesn’t matter. He is stupid — simply because — he is stupid.

George Carlin pretty much best sums it all up:

“Consider that the average person is stupid. Now, consider that most people are below average.”
George Carlin

I would have to look up the date for Carlin’s quote in question to see if he was inspired by Cipolla or vice versa; but they are basically cribbing off each other on this one.

Whereas Carlin is looking at things kind of more on an anecdotal, sociological side of things, more for the purposes of just humor with a bit of provocation of thought – Cipolla is doing it on kind of a philosophical, sociological, and academically / scholarly side. The economics and finance background of Cipolla lends him some credibility with the probability, the statistics, and the scholarly worldview. Whereas Carlin is making the statement and moving on with his monologue, Cipolla has science to back himself up and gives it to us.........................

Read the full review here: https://thebeerthrillers.com/2023/11/20/book-review-the-basic-laws-of-human-stup...
 
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BenKline | 13 weitere Rezensionen | Dec 6, 2023 |
Tan brillante como incómodo. Una lúcida reflexión con un análisis claro y conciso de la gravedad de subestimar la aparición de la estupidez en la sociedad, en conjunto con la malicia, la inteligencia y la falta de cautela.

Me quedo con el final debido a la gravedad de los acontecimientos actuales:

En un país en decadencia, el porcentaje de individuos estúpidos sigue siendo igual a la cuota de personas estúpidas en el seno de una población; sin embargo, en el resto de la población se observa, sobre todo entre los individuos que están en el poder, una alarmante proliferación de malvados con un elevado porcentaje de estupidez y, entre los que no están en el poder, un igualmente alarmante crecimiento del número de los incautos. Tal cambio en la composición de la población de los no estúpidos refuerza, inevitablemente, el poder destructivo de la fracción de los estúpidos, y conduce al país a la ruina.
 
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AntonioSanAlo99 | 13 weitere Rezensionen | Dec 3, 2023 |
Tongue-in-cheek, brief, and doesn't go into depth, but the concepts are valid for many occasions. An interesting read.
 
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atrillox | 13 weitere Rezensionen | Nov 27, 2023 |
 
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SueJBeard | Feb 14, 2023 |
Le etichette che ho assegnato a questo libro mi aiutano a scrivere quello che penso della stupidità. In qualità di bibliomane ho tutte le qualità per affermare, senza tema di smentite, che la stupidità è parte integrante della esistenza. Uomini o donne, animali e ogni cosa del Creato sembra non sfuggire ad un destino, quello della stupidità, intesa come atto del non capire perchè accadono certe cose. Un classico quindi della natura umana e non solo, uno dei miei argomenti favoriti, specialmente quando collego questa patologia ai miei comportamenti. Già, perchè non crediate che io la stupidità la leggo e la ritrovo soltanto fuori di me, per così dire. Il fatto è che la "stupidità" è parte integrante anche di me stesso, come dell'universo. Detto questo, mi pare di poter dire che Carlo M. Cipolla ha scritto un libro che è anche una guida, se non alla risoluzione, almeno alla comprensione della patologia. Un problema, quindi che è sostanzialmente di natura psicologica ma anche sociale, un tema di vita.

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«Opera o, più propriamente, “divertissement” dello storico italiano Carlo Maria Cipolla (1922-2000), pubblicata nel 1988 a Bologna. L’edizione italiana raccoglie in realtà due saggi scritti originariamente in inglese nel 1973 e nel 1976 e usciti, come spiega l’Autore, “in edizione ristretta riservata per soli amici”. La loro circolazione quasi clandestina e il favore raccolto negli ambienti storiografici convinsero Cipolla a darli alle stampe anche per un pubblico non necessariamente specializzato. Si tratta, effettivamente, di una curiosa ed intelligente dimostrazione di come, con humor, si possano costruire (e spesso irridere) modelli teorici semplicisticamente basati sul nesso causa-effetto.

Nel caso del primo saggio, Cipolla ammicca con ironia tagliente alle conclusioni meccaniche ed esasperate di certa storiografia socio-economica: concatenando la crescente richiesta di pepe manifestatasi nell’Occidente medievale (“il pepe, si sa, è un potente afrodisiaco”), gli espedienti escogitati dagli europei per procurarselo (non ultime le Crociate), la benefica influenza che la spezia ebbe sulla crescita demografica, il conseguente incremento della domanda e della produzione di altre merci (ferro, lana e vino, appunto), l’Autore riesce a dimostrare con tanto di teorema matematico che “fu allora che il capitalismo medievale raggiunse il suo apice. Il pepe, il vino e la lana erano i principali ingredienti della prosperità generale, il pepe mantenendo naturalmente il ruolo di quello che Marx chiamava il motore della storia”.

Addirittura cartesiana è la dissertazione sulla stupidità umana: cinque le leggi fondamentali da tener presenti (la prima: “Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione”) per tentare di neutralizzare la vera e propria piaga sociale costituita dalla cospicua e indiscriminata massa di stupidi. La prerogativa essenziale dello stupido, palesa Cipolla con l’ausilio di assi e coordinate cartesiani, è di nuocere agli altri senza arrecare vantaggio a sé; il tutto con inevitabili conseguenze sulla vita politica (lo stupido vota e si annida anche tra i politici).

Se per il lettore gli esiti di questi due esercizi di stile di Cipolla (specie del secondo) sono esilaranti, non va taciuto che tra le righe si colgono i leitmotiv della sua intera opera, spesso in bilico tra levità, paradossi e severità d’indagine. Si pensi, per esempio, ai lavori di storia economica o a quelli sulle condizioni di vita dei ceti medio-bassi tra Medioevo ed età moderna (Salute pubblica e professione medica nel Rinascimento, Public Health and the Medical Profession in the Reinassance, 1976; Cristofano e la peste, 1976; Chi ruppe i rastelli a Monte Lupo?, 1977; I pidocchi e il Granduca, 1979).

Per definire la complessità della figura di Cipolla storico e intellettuale appare dunque del tutto appropriata l’affettuosa definizione coniata in suo ricordo dall’amico e collega di Berkeley David S. Landes: “Renaissance Man, Global Historian”.»
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AntonioGallo | 8 weitere Rezensionen | Jan 7, 2023 |
Another one I read a long time ago - it was a real surprise - the title doesn't sound very promising, but it was fascinating. The development of reliable time-keeping devices had a revolutionary impact on society, and we’re unlikely to grasp the significance from our perspective on this side of the revolution without a book like this. It was a good read, and an enlightening one.
 
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garbagedump | 1 weitere Rezension | Dec 9, 2022 |
Equal parts amusing and depressing. The author doesn't provide any actual scientific data to back up his theory, but his overall argument certainly feels plausible.
 
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BibliophageOnCoffee | 13 weitere Rezensionen | Aug 12, 2022 |
Bel libro, scritto, come al solito, molto bene dal prof Cipolla. Che rende leggibilissimi anche storie non semplici di inizio ‘500.
 
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sbaldi59 | Dec 26, 2021 |
This is an outstanding book and must be on every intelligent person's bookshelf. That's what I can say about the book!

Read it, study it, enjoy it. Use the five laws well to navigate your life!
 
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RajivC | 13 weitere Rezensionen | Aug 17, 2021 |
Grote verdienste van dit boekje is dat het ons wijst op een onuitroeibaar probleem, gelinkt aan de menselijke aard. En aangezien het probleem onuitroeibaar is, wordt de auteur ook ontslagen van de verplichting om mogelijke oplossingen te formuleren. Alleen jammer dat die auteur een econoom is. Wie het essay leest met een filosofische bril - en dus met enige kennis van de logica - komt tot verrassende conclusies ...
 
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brver | 13 weitere Rezensionen | Jul 26, 2021 |
The third edition is only slightly different from the second, and is mostly obsolete.½
 
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johnclaydon | 1 weitere Rezension | Mar 29, 2021 |
"Allegro ma non troppo" contiene dos ensayos en tono satírico, herederos de la "Modesta proposición" de Defoe o del famoso "Asesinato considerado como una de las bellas artes" de Thomas De Quincey. El primero de los ensayos insertos en este librillo, "El papel de las especias (y de la pimienta en particular) en el desarrollo económico de la Edad Media", es una parodia de los ensayos "científicos" que salen hoy de muchas universidades, desbarres sobre el papel de los que después no se saca ninguna conclusión sustanciosa para el avance de ninguna disciplina pero que quedan bien para continuar alimentando los chiringuitos que ciertos políticos y demás mandatarios insertan en las instituciones educativas con el objetivo de llenar el expediente de "ayudas a la educación" mientras subvencionan amiguetes que les capten adeptos entre el alumnado y demás mundillo académico (y todos nos damos cuenta de a qué se refiere esto: no vamos a entrar en materia).
El segundo, "Las leyes fundamentales de la estupidez humana", es un desopilante ensayo sobre lo que ya dice el título, y quizás sea la obra de este autor que más ha trascendido al mundo por las verdades manifiestas que expone. Hay en él frases inolvidables que todos hemos oído alguna vez, como "es más peligroso un estúpido que un malvado" o "los no estúpidos subestiman el número de estúpidos que hay en el mundo". Toda una joya que cualquiera con uso de razón debería leer.
 
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Eucalafio | 8 weitere Rezensionen | Oct 21, 2020 |
Quick impressions: A short essay that got turned into a book. From what the text says, this work has been around for a while, since at least 1988, but it is only now making it to the U.S. Anyhow, an OK read where the author presents his five laws and explains them. It can be a bit depressing once you realize there is no escaping the stupid.

(Full review on my blog later)
 
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bloodravenlib | 13 weitere Rezensionen | Aug 17, 2020 |
Short and to the point, but does not offer many insights.

What I found most interesting was the definition of stupid people as those who harm others without getting any benefit for themselves (and might even harm themselves)
 
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AlexejGerstmaier | 13 weitere Rezensionen | May 26, 2020 |
> Babelio : https://www.babelio.com/livres/Cipolla-Les-lois-fondamentales-de-la-stupidite-hu...

> LES LOIS FONDAMENTALES DE LA STUPIDITÉ HUMAINE, par Carlo Cipolla (Relié, 96 pages, 2014, Puf). — Comment évaluer l'impact de la stupidité humaine sur nos destins personnels et sur l'ensemble de la société ? Vaste question à laquelle l'historien Carlo Maria Cipolla décida en 1976 de répondre par un bref essai au ton éminemment scientifique.
Au ton et seulement au ton : car derrière la rhétorique académique se cache un texte désopilant, qui ressortit au genre « pseudo-scientifique », comme en son temps le célèbre Cantatrix Sopranica de Georges Perec, ou aujourd'hui les très sérieuses recherches de Jean-Baptiste Botul.
Diffusé en 1976 aux États-Unis sous la forme d'une édition limitée et numérotée, Les lois fondamentales de la stupidité humaine a été publié en italien en 1988 (dans un recueil générique intitulé Allegro ma non troppo), et pour la première fois dans sa langue originale, l'anglais, à l'automne 2011.
Johnny Gimenez (Culturebox)
 
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Joop-le-philosophe | 13 weitere Rezensionen | Dec 30, 2018 |
Piccolo e leggero divertissement ben scritto. Dà un po' di sconforto scoprire che contro gli stupidi non c'è nessuna difesa
 
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jcumani | 8 weitere Rezensionen | Aug 16, 2017 |
Questo libro è la riproposizione di un testo non recente, ma attualissimo, scritto da Carlo M. Cipolla parecchi anni fa.
Questa nuova versione, sintetica e formalmente perfetta anche sul piano strettamente scientifico (da uno come Cipolla non ci si poteva aspettare di meno) è illustrata da alcune tavole del perfidissimo Altan, che qui raggiunge vette di cattiveria raramente viste prima.
Un librino delizioso che, purtroppo, è molto difficile da regalare senza scatenare l'ira del destinatario/a del dono. Mentre invece, se adeguatamente diffuso, potrebbe avere effetti benefici persino sul PIL.½
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ddejaco | 13 weitere Rezensionen | Jan 8, 2016 |
This book isn't particularly well written but it was ground-breaking at the time of its publication in 1965. the gun, and the relatively flexible sailing ship are given their full importance in the expansion of the European network over the earth following the conquest of the Atlantic. Several areas are concentrated on, the roads to India and the Caribbean in particular. This became a common theme in later works.½
 
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DinadansFriend | May 19, 2015 |
Toda la sabiduría del Cipolla erudito y todo el ingenio del autor de Allegro ma non troppo están presentes en estas “pequeñas historias” en que se nos habla de los negocios de Giotto, del afán de los europeos por descubrir los secretos de la medicina china, de la extraña historia del nombre “dólar”, de cómo los banqueros genoveses se enriquecieron a costa de Felipe II y de otras muchas cosas igualmente interesantes y curiosas, que en manos de un gran historiador como Cipolla se convierten en pequeñas revelaciones que nos incitan a pensar.
 
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dani.casanueva | 2 weitere Rezensionen | May 2, 2013 |
Con su estilo inconfundible, Carlo M. Cipolla nos cuenta en esta obra tres historias curiosas, fuera de lo común y divertidas, pero todas ellas rigurosamente ciertas. La primera está ambientada en el siglo xiv y atañe a una familia poderosísima de banqueros florentinos, los Bardi, considerados desde siempre una gloria nacional. El autor rehúye el tópico y, con un sutil sentido del humor, arroja una luz desacralizadora e irreverente sobre la historia de esta poderosa familia florentina. El segundo relato cuenta una singular mala pasada que los europeos jugaron a los turcos en el siglo XVII. En el relato que cierra Tres historias extravagantes, Cipolla comenta dos famosos tratados franceses de los siglos XVII y XVIII dedicados al comercio y a las manufacturas de su tiempo; dos obras abundantes en datos y juicios agudos y sabrosos sobre gentes y pueblos.
 
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dani.casanueva | 1 weitere Rezension | May 2, 2013 |
Las máquinas del tiempo -esto es, los relojes- y las máquinas de la guerra -los cañones y los barcos de vela- fueron instrumentos esenciales de la revolución tecnológica que permitió a Europpa una expansión sin precedentes frente a un Oriente ensimismado que experimentó un profundo estancamiento tecnológico.
 
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dani.casanueva | 1 weitere Rezension | May 2, 2013 |
Autor de libros breves y brillantes, el profesor Cipolla nos ofrece en éste la mejor síntesis histórica que existe sobre la evolución de la humanidad desde la revolución agrícola hasta nuestros días. Aquí se describen las grandes tendencias seguidas por la población mundial en su desarrollo demográfico y en su aprovechamiento de los recursos económicos disponibles, y se asedian los grandes problemas con que han de enfrentarse en la actualidad los seres humanos: el crecimiento demográfico, la escasez de los recursos energéticos disponibles, la difusión del conocimiento técnico o el papel que ha de desempeñar la educación en las sociedades desarrolladas surgidas de la revolución industrial.
 
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dani.casanueva | 1 weitere Rezension | Apr 27, 2013 |