Giorgio Giorello

Giorello presenta, molto bene, tre importanti filosofi del Novecento che hanno rivisto il rapporto con la scienza. Popper, il più noto dei tre, è tornato ad un approccio empiristico, sostenendo che non è sufficiente che una tesi sia dimostrata; è necessario, invece, che la tesi stessa sia anche confutabile. In questo volume Giorello si è limitato a trattare il rapporto tra il filosofo austriaco e la scienza, senza approfondire altri temi fondamentali come il riformismo, da contrapporre allo storicismo ed al determinismo. Il secondo filosofo raccontato da Giorello è Thomas Kuhn che ha sostenuto che l’evoluzione della scienza avviene attraverso rotture con le tradizioni e le convinzioni del passato e, pertanto, non è prevedibile. Infine, il terzo filosofo Paul Feyerabend vede la scienza come una forma di espressione dell’uomo e, pertanto, assimilabile all’arte. Al solito, libro molto interessante, anche se caratterizzato dal solito, eccessivo, eccesso di sintesi.… (mehr)