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Sono molto affezionata a questo libro e l’ho letto diverse volte: nel mio piccolo e in un momento della vita in cui mi sentivo persa, Rita Levi-Montalcini è stata un esempio di donna in carne e ossa disinteressata alle relazioni sentimentali e legatissima allз amicз e ai familiari. Quando le parole asessualità e aromanticismo erano lontanissime dal mio radar, Levi-Montalcini è stata la luce in fondo al tunnel, la possibilità di avere una bella vita anche senza relazioni sentimentale e/o sessuali.

Poi, certo, è stata importante nella vita di tuttз per essere stata una della maggiori scienziate del secolo scorso e per aver vinto il Nobel per la medicina insieme a Stanley Cohen per aver scoperto il Nerve Growth Factor, ma questo lo leggerete ovunque. La RAI le ha anche dedicato un film di recente – me lo sono perso, qualcunǝ l’ha visto? Merita?

Un altro motivo di affetto per questo libro è – come da titolo – l’elogio dell’imperfezione. Levi-Montalcini ci dice che l’imperfezione della nostra specie ha fatto sì che ci fosse la possibilità di cambiamento ed evoluzione. Non solo in meglio, purtroppo: Levi-Montalcini sa bene che nello stesso secolo c’è stato l’abisso di Hitler e lo splendore di Einstein.

Sapete quali sono gli esseri perfetti? Gli invertebrati, soprattutto gli insetti: i loro piccoli cervelli erano già così perfettamente adattati al loro ambiente che così sono rimasti. In un mondo dove la perfezione pare lo standard da raggiungere è bene ricordarsi che non è degli esseri umani, ma dei moscerini della frutta. Rimette le cose in prospettiva.
 
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lasiepedimore | Jan 17, 2024 |
2,5 sul merito, niente di più. Il libro è slegatissimo, senza un legame anche se minimo. Parla di neurologia e neurobiologia in un linguaggio non proprio per tutti. Poi presenta delle brevissime biografie di cinque personaggi molto diversi fra loro (da Michelangelo a Bertrand Russell). E infine gli ultimi tre brevi capitoli cercano in qualche modo di essere ricondotti al titolo del libro: ma senza riuscirci.
Dicevo, 2,5 sul merito della dottoressa Levi Montalcini: niente di più, ahimè.½
 
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sbaldi59 | Nov 10, 2019 |
Il viaggio della Montalcini nei misteri della mente parte da lontano, dalle ere geologiche, dai batteri, i virus, per cercare di definire il percorso che ha portato al più sofisticato e misterioso oggetto: il cervello dell’uomo. Un libro chiaramente divulgativo che, però, utilizza molti termini scientifici che a volte spiazzano il lettore, anche per l’alternanza del tono narrativo che, spesso, passa da una semplicità estrema ad eccessivi tecnicismi. Insomma, meglio Piero Angela, con le sue certezze che gli derivano dall’incapacità del lettore di valutare le sue affermazioni. In altri termini il vero problema di questo libro è che lascia poco al lettore, come me, ignorante e, credo, nulla dica a chi ha maggiori conoscenze in materia. Lo so che mettere in discussione la più grande scienziata italiana del secolo scorso è un’eresia, ma d’altronde, Einstein distingueva tra ricerca e didattica.½
 
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grandeghi | May 21, 2015 |
Nel 1986 Rita Levi-Montalcini ricevette il Nobel per la Medicina come riconoscimento per la scoperta del Nerve Growth Factor (NFG), un fattore capace di potenziare i processi di crescita e differenziazione dei neuroni. In questo volume si ripercorre il lungo viaggio nel cervello e nel sistema nervoso che condusse a questa importantissima scoperta.
 
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delfini | Aug 14, 2009 |
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