Una vita felice

Avete presente lo stereotipo dell’artista maledetto? Omosessuale, attaccabrighe, psicologicamente instabile? Bene… con tutto questo Raffaello non c’entra niente! In questa godibilissima biografia Antonio Forcellino ci restituisce la bellissima immagine di un artista più che normale, la cui sola straordinarietà è rappresentata dall’incredibile talento naturale di cui è dotato e che sarà il mezzo di cui si servirà per uscire dal piccolo circuito urbinate e arrivare alle corti più importanti del rinascimento.
Forcellino ci racconta della piena consapevolezza del grande artista per il suo linguaggio innovatore; della sua per niente velata ambizione coltivata portando avanti relazioni giuste in maniera cortese e amabile; della sua passione per le donne, abbondantemente ricambiata.
Insomma, un vero gentiluomo, sempre vestito in modo impeccabile, cortese con tutti, profondamente conscio delle sue enormi potenzialità precocemente stroncate forse a causa di una malattia contratta durante il suo ennesimo appuntamento galante. La particolarità del lavoro di Forcellino consiste nel portare avanti di pari passo il racconto e l’analisi delle opere dell’artista con il racconto della sua vita, supportato da vari documenti che hanno così il pregio di farci conoscere Raffaello Sanzio per quello che era e cioè “un grande artista supportato da una straordinaria normalità” ( )