Un giovane autore di fumetti di successo viene investito da una macchina e entra in coma. Mentre nella sala di rianimazione la moglie di batte contro i medici che chiedono l’espianto degli organi, il giovane percorre un incredibile viaggio nel mondo fatato della sua fantasia, i fumetti, senza braccia e senza gambe; le menomazioni sono il simbolo della sua malattia; e in questo mondo, quello di Alef-Tau, il giovane, con una coppia di anziani teatranti che girano il paese su un carro trainato da un gatto gigante, si troverà ad affrontare sfide all’apparenza impossibili, che rappresentano il tentativo metaforico di tornare alla vita; per ogni sfida vinta cresce un arto; e quando la situazione diventa davvero difficilissima intervengono la moglie ed il figlio che, intanto, nella sala di rianimazione esortano il ragazzo a non mollare. Bella la storia e straordinaria la realizzazione, ma d’altronde due autori così sono una garanzia. Buona la veste grafica con cui viene proposto questo lavoro che valorizza ulteriormente la bellezza delle tavole.

Recensione del 26 agosto 2012
Un albo elegante, importante per una storia breve e fantastica, non solo per i contenuti, chiaramente immaginifici, e per il disegno, meraviglioso, un Nizzoli da Oscar, ma proprio per la storia. Il protagonista è un autore di storie di fantasia che dopo aver firmato per i suoi giovani lettori l’ultimo lavoro, la storia di Alef-Tau, esce dalla libreria, ha un alterco con una signora anziana e viene travolto da un’auto. Va in coma, profondo, la moglie combatte, non accetta la donazione degli organi, ci credo, dice. E lui vive il suo stato in un mondo parallelo, chiaramente quello di Alef-Tau. Ed inizia l’altra storia, una sorta di viaggio nel mondo della fantasia, senza braccia né gambe. Incontra due vecchietti che fanno spettacoli circensi e si muovono su un carro portato da un enorme gatto grigio che ricorda Romeo. Durante il viaggio compie delle imprese straordinarie ed ogni volta che riesce ad uccidere un mostro recupera linfa vitale che gli fa ricrescere un arto. Specularmente nella vita reale per ogni arto recuperato da Alef-Tau l’autore mostra dei prima impercettibili e poi sensibili segni di miglioramento. E mentre Alef-Tau guarisce lui esce dal coma. Meravigliosa la vignetta del figlioletto, entrato in ospedale in una valigia, che vestito da Batman gli consegna una spada per combattere e sconfiggere i cattivi. Insomma, un grandissimo albo. ( )