StartseiteGruppenForumMehrZeitgeist
Web-Site durchsuchen
Diese Seite verwendet Cookies für unsere Dienste, zur Verbesserung unserer Leistungen, für Analytik und (falls Sie nicht eingeloggt sind) für Werbung. Indem Sie LibraryThing nutzen, erklären Sie dass Sie unsere Nutzungsbedingungen und Datenschutzrichtlinie gelesen und verstanden haben. Die Nutzung unserer Webseite und Dienste unterliegt diesen Richtlinien und Geschäftsbedingungen.

Ergebnisse von Google Books

Auf ein Miniaturbild klicken, um zu Google Books zu gelangen.

Lädt ...

Almanacco dei sommergibili : Tomo II

von Alessandro Turrini

MitgliederRezensionenBeliebtheitDurchschnittliche BewertungDiskussionen
334,149,202 (4)Keine
Kürzlich hinzugefügt vonBiblioLorenzoLodi
Keine
Lädt ...

Melde dich bei LibraryThing an um herauszufinden, ob du dieses Buch mögen würdest.

Keine aktuelle Diskussion zu diesem Buch.

Allorché si tratta di sottomarini, di sommergibili, di battelli subacquei in genere viene naturale chiedersi chi ideò il primo battello, quando andò per mare il primo sottomarino, chi per primo portò negli abissi un battello. Se a queste domande è chiamato a rispondere lo storico egli dirà che non è possibile dare una risposta in quanto l'evoluzione del battello subacqueo si perde nella notte dei tempi ed essa fu molto lenta, ricca di momenti esaltanti; di tragedie umane, di vittorie sfolgoranti e di sconfitte sanguinose. Se invece a queste domande è chiamato a rispondere un tecnico specialista di battelli subacquei egli darà risposte chiare ed esatte: il primo battello subacqueo della storia è stato il Gymnote, varato a Tolone il 24-IX-1887, progettato da Gustave Zédé sulle idee di Dupuy de Lome. Tra le due risposte c'è solamente una contraddizione apparente e cerchiamo di chiarire il problema. Iniziamo con il precisare che i termini più comuni che hanno identificato i battelli subacquei sono stati quelli di «sottomarino» e «sommergibile». Ambedue sono degli aggettivi. Il primo si associa a qualcosa che sta sotto la superficie del mare per cui si dice ad esempio vegetazione sottomarina, correnti sottomarine, cavi sottomarini ecc.. L'aggettivo «sommergibile» viene associato a qualcosa che si può immergere per cui si ha ad esempio il battello sommergibile, la torpediniera sommergibile ecc.. Con il tempo questi due aggettivi sono diventati sostantivi a indicare due particolari tipi di unità navali condotte da uomini. Il sottomarino è quel battello che opera normalmente negli abissi ed è condotto da un equipaggio. Il sommergibile è invece quel battello che opera normalmente in superficie, ma che può anche immergersi e operare in immersione per periodi limitati ed anch'esso è dotato di un equipaggio. Per essere precisi, negli ultimi decenni sono stati realizzati numerosi battellini subacquei senza equipaggio e che sono manovrati a distanza tramite cavi elettrici: questi battellini, pur facendo parte della categoria dei mezzi subacquei, nella terminologia comune sono raggruppati nella categoria dei «robot subacquei». Come si è detto in precedenza l'uomo ha pensato a come muoversi e operare negli abissi marini fin dalla più lontana antichità. Sappiamo per certo che Aristotele (384 - 322 a.c.) era un appassionato, tra l'altro, dei problemi legati al mondo subacqueo e studiò il modo di far respirare un uomo sotto la superficie del mare. Egli si rese conto che l'apparto respiratorio dell'uomo era stato, per così dire, progettato in modo che tra l'interno dei polmoni e l'aria ambiente non ci fosse una differenza significativa di pressione; allora, dilatando la cassa toracica, si crea all'interno dei polmoni una leggera depressione per cui l'aria vi entra spontaneamente attraverso le vie respiratorie. Nel momento in cui l'uomo si immerge su tutto il suo corpo si esercita la pressione idrostatica che aumenta in proporzione alla quota. Quindi all'interno dei polmoni esiste la stessa pressione che esiste all'esterno e pertanto proporzionale alla quota.

>b/b ( )
  BiblioLorenzoLodi | Jun 22, 2015 |
Allorché si tratta di sottomarini, di sommergibili, di battelli subacquei in genere viene naturale chiedersi chi ideò il primo battello, quando andò per mare il primo sottomarino, chi per primo portò negli abissi un battello. Se a queste domande è chiamato a rispondere lo storico egli dirà che non è possibile dare una risposta in quanto l'evoluzione del battello subacqueo si perde nella notte dei tempi ed essa fu molto lenta, ricca di momenti esaltanti; di tragedie umane, di vittorie sfolgoranti e di sconfitte sanguinose. Se invece a queste domande è chiamato a rispondere un tecnico specialista di battelli subacquei egli darà risposte chiare ed esatte: il primo battello subacqueo della storia è stato il Gymnote, varato a Tolone il 24-IX-1887, progettato da Gustave Zédé sulle idee di Dupuy de Lome. Tra le due risposte c'è solamente una contraddizione apparente e cerchiamo di chiarire il problema. Iniziamo con il precisare che i termini più comuni che hanno identificato i battelli subacquei sono stati quelli di «sottomarino» e «sommergibile». Ambedue sono degli aggettivi. Il primo si associa a qualcosa che sta sotto la superficie del mare per cui si dice ad esempio vegetazione sottomarina, correnti sottomarine, cavi sottomarini ecc.. L'aggettivo «sommergibile» viene associato a qualcosa che si può immergere per cui si ha ad esempio il battello sommergibile, la torpediniera sommergibile ecc.. Con il tempo questi due aggettivi sono diventati sostantivi a indicare due particolari tipi di unità navali condotte da uomini. Il sottomarino è quel battello che opera normalmente negli abissi ed è condotto da un equipaggio. Il sommergibile è invece quel battello che opera normalmente in superficie, ma che può anche immergersi e operare in immersione per periodi limitati ed anch'esso è dotato di un equipaggio. Per essere precisi, negli ultimi decenni sono stati realizzati numerosi battellini subacquei senza equipaggio e che sono manovrati a distanza tramite cavi elettrici: questi battellini, pur facendo parte della categoria dei mezzi subacquei, nella terminologia comune sono raggruppati nella categoria dei «robot subacquei». Come si è detto in precedenza l'uomo ha pensato a come muoversi e operare negli abissi marini fin dalla più lontana antichità. Sappiamo per certo che Aristotele (384 - 322 a.c.) era un appassionato, tra l'altro, dei problemi legati al mondo subacqueo e studiò il modo di far respirare un uomo sotto la superficie del mare. Egli si rese conto che l'apparto respiratorio dell'uomo era stato, per così dire, progettato in modo che tra l'interno dei polmoni e l'aria ambiente non ci fosse una differenza significativa di pressione; allora, dilatando la cassa toracica, si crea all'interno dei polmoni una leggera depressione per cui l'aria vi entra spontaneamente attraverso le vie respiratorie. Nel momento in cui l'uomo si immerge su tutto il suo corpo si esercita la pressione idrostatica che aumenta in proporzione alla quota. Quindi all'interno dei polmoni esiste la stessa pressione che esiste all'esterno e pertanto proporzionale alla quota.

>b/b ( )
  BiblioLorenzoLodi | Jun 22, 2015 |
Allorché si tratta di sottomarini, di sommergibili, di battelli subacquei in genere viene naturale chiedersi chi ideò il primo battello, quando andò per mare il primo sottomarino, chi per primo portò negli abissi un battello. Se a queste domande è chiamato a rispondere lo storico egli dirà che non è possibile dare una risposta in quanto l'evoluzione del battello subacqueo si perde nella notte dei tempi ed essa fu molto lenta, ricca di momenti esaltanti; di tragedie umane, di vittorie sfolgoranti e di sconfitte sanguinose. Se invece a queste domande è chiamato a rispondere un tecnico specialista di battelli subacquei egli darà risposte chiare ed esatte: il primo battello subacqueo della storia è stato il Gymnote, varato a Tolone il 24-IX-1887, progettato da Gustave Zédé sulle idee di Dupuy de Lome. Tra le due risposte c'è solamente una contraddizione apparente e cerchiamo di chiarire il problema. Iniziamo con il precisare che i termini più comuni che hanno identificato i battelli subacquei sono stati quelli di «sottomarino» e «sommergibile». Ambedue sono degli aggettivi. Il primo si associa a qualcosa che sta sotto la superficie del mare per cui si dice ad esempio vegetazione sottomarina, correnti sottomarine, cavi sottomarini ecc.. L'aggettivo «sommergibile» viene associato a qualcosa che si può immergere per cui si ha ad esempio il battello sommergibile, la torpediniera sommergibile ecc.. Con il tempo questi due aggettivi sono diventati sostantivi a indicare due particolari tipi di unità navali condotte da uomini. Il sottomarino è quel battello che opera normalmente negli abissi ed è condotto da un equipaggio. Il sommergibile è invece quel battello che opera normalmente in superficie, ma che può anche immergersi e operare in immersione per periodi limitati ed anch'esso è dotato di un equipaggio. Per essere precisi, negli ultimi decenni sono stati realizzati numerosi battellini subacquei senza equipaggio e che sono manovrati a distanza tramite cavi elettrici: questi battellini, pur facendo parte della categoria dei mezzi subacquei, nella terminologia comune sono raggruppati nella categoria dei «robot subacquei». Come si è detto in precedenza l'uomo ha pensato a come muoversi e operare negli abissi marini fin dalla più lontana antichità. Sappiamo per certo che Aristotele (384 - 322 a.c.) era un appassionato, tra l'altro, dei problemi legati al mondo subacqueo e studiò il modo di far respirare un uomo sotto la superficie del mare. Egli si rese conto che l'apparto respiratorio dell'uomo era stato, per così dire, progettato in modo che tra l'interno dei polmoni e l'aria ambiente non ci fosse una differenza significativa di pressione; allora, dilatando la cassa toracica, si crea all'interno dei polmoni una leggera depressione per cui l'aria vi entra spontaneamente attraverso le vie respiratorie. Nel momento in cui l'uomo si immerge su tutto il suo corpo si esercita la pressione idrostatica che aumenta in proporzione alla quota. Quindi all'interno dei polmoni esiste la stessa pressione che esiste all'esterno e pertanto proporzionale alla quota.

>b/b ( )
  BiblioLorenzoLodi | Jun 22, 2015 |
keine Rezensionen | Rezension hinzufügen
Du musst dich einloggen, um "Wissenswertes" zu bearbeiten.
Weitere Hilfe gibt es auf der "Wissenswertes"-Hilfe-Seite.
Gebräuchlichster Titel
Die Informationen sind von der italienischen Wissenswertes-Seite. Ändern, um den Eintrag der eigenen Sprache anzupassen.
Originaltitel
Alternative Titel
Ursprüngliches Erscheinungsdatum
Figuren/Charaktere
Wichtige Schauplätze
Wichtige Ereignisse
Zugehörige Filme
Epigraph (Motto/Zitat)
Widmung
Erste Worte
Die Informationen sind von der italienischen Wissenswertes-Seite. Ändern, um den Eintrag der eigenen Sprache anzupassen.
La Russia ha una tradizione nel campo delle costruzioni subacquee che risale a diversi secoli addietro.
Zitate
Letzte Worte
Die Informationen sind von der italienischen Wissenswertes-Seite. Ändern, um den Eintrag der eigenen Sprache anzupassen.
(Zum Anzeigen anklicken. Warnung: Enthält möglicherweise Spoiler.)
Hinweis zur Identitätsklärung
Verlagslektoren
Werbezitate von
Originalsprache
Die Informationen sind von der italienischen Wissenswertes-Seite. Ändern, um den Eintrag der eigenen Sprache anzupassen.
Anerkannter DDC/MDS
Anerkannter LCC

Literaturhinweise zu diesem Werk aus externen Quellen.

Wikipedia auf Englisch

Keine

Keine Bibliotheksbeschreibungen gefunden.

Buchbeschreibung
Zusammenfassung in Haiku-Form

Aktuelle Diskussionen

Keine

Beliebte Umschlagbilder

Gespeicherte Links

Bewertung

Durchschnitt: (4)
0.5
1
1.5
2
2.5
3
3.5
4 1
4.5
5

Bist das du?

Werde ein LibraryThing-Autor.

 

Über uns | Kontakt/Impressum | LibraryThing.com | Datenschutz/Nutzungsbedingungen | Hilfe/FAQs | Blog | LT-Shop | APIs | TinyCat | Nachlassbibliotheken | Vorab-Rezensenten | Wissenswertes | 206,755,458 Bücher! | Menüleiste: Immer sichtbar