4 Stars

I’m not well versed in historic stories of the British upper class, but I’m happy to say that despite the fear, despite having to hide, Maurice finds love, grabs on, and refuses to let go.

Though published posthumously, all the stars for having been written at all in a time of blatant unacceptance.
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I found this book horrifying and illuminating. It follows the life of a young privileged man in the early years of the 20th century as he progresses through school, Cambridge and young adulthood. He comes to realise he is homosexual, and it is the depiction of his feelings and conduct which is so very unsettling. I was aware of course that homosexuality was illegal and in every way frowned upon at that time. What I didn't realise though was that as well as needing to keep their sexuality under wraps, homosexuals battled very real feelings of shame, often seeing themselves as 'beastly'. Their sexual orientation might colour the entire way they lived their lives and formed relationships with family, friends and colleagues. Maurice, the subject of this book is to a large extent a prisoner of his sexuality and class, and a not altogether likeable character, though it's easy to sympathise with him. Only the ending failed to convince. An unsettling but worthwhile read. ( )

L’aspetto che mi ha colpito di più di Maurice è stato il racconto di cosa accade a un uomo gay quando per la società egli è uno di quelli là ed è costretto a seguire la filosofia del fai quello che vuoi purché non si sappia in giro.

Maurice ci mostra come il suo omonimo protagonista cerchi la sua strada e di come questa gli si presenti così dolorosamente solitaria e così vischiosa per l’ipocrisia di chi non vuole o fa finta di non vedere. È difficile relazionarsi con il mondo, o anche solo con i propri familiari, in modo sano quando una parte tanto importante di te dovrà rimanere nascosta, per evitare lo scandalo e una sofferenza che a volte si sogna nella speranza possa far cessare quella presente, anche se si è ben consapevoli di quanto possa essere distruttiva.

All’inizio del romanzo è facile provare antipatia per Maurice: non è il tipico personaggio che suscita le simpatie di chi legge, eppure nel proseguimento della lettura si finisce per sperare in un lieto fine perché il riconoscimento dei diritti umani prescinde dalle simpatie. Forster è bravissimo nel mettere su carta il dramma di Maurice, che prima teme la scoperta della propria sessualità e poi, quando la felicità sembra lì a portata di mano e questa fugge via, è incapace di tornare indietro per fingere di non essere mai stato libero e per incatenarsi a un matrimonio che non vuole.

Forster scrisse al suo amico, Forrest Reid: «L’uomo del mio libro, considerato nel complesso, è buono, ma manca poco che la società non lo distrugga, e attraversa la vita quasi scantonando, furtivo e sparuto, gravato da un senso di colpa». È un’affermazione ancora così tristemente attuale che i dubbi che Forster nutriva sull’opportunità di pubblicare Maurice anche dopo la sua morte sono del tutto comprensibili (tanto che sulla copertina del dattiloscritto lasciò scritto: «Pubblicabile… però ne vale la pena?»). Meno male, però, che alla fine è stato pubblicato: non solo per il valore letterario del romanzo, ma anche per il conforto che avrà saputo dare nel tempo a tante persone. ( )

It took a little to get into, but I'm glad I stuck with it. It wasn't what I expected in a good way. ( )

I adored this book. It's romantic and passionate and beautifully written. Forster's prose is exquisite - filled with style and wit. There's also enormous wisdom to be found and he's clearly one of those authors who is a brilliant observer. Every scene rings with emotional truth: characters make speeches but they also get distracted halfway through them; they do or say exactly the opposite of what they intend to; harm is done by timing and tone as much as by action or speech.

And the subject matter! The book is brave and fierce and hopeful at a time when that must have been almost impossible. I can't recommend this book highly enough and I'm already looking forward to rereading it. ( )