Novembre 1940: 450.000 ebrei vengono rinchiusi dai nazisti nel Ghetto di Varsavia. Un gruppo segreto di giornalisti, studiosi e leader della comunità ebraica decide di contrattaccare. Guidati dallo storico Emanuel Ringel­blum, conosciuto con il nome in codice “Oyneg Shabes”, i clandestini decidono di “sconfiggere” le menzogne naziste e la propaganda armati non di pistole e pugni ma di carta e penna. Scrivono, raccolgono, nascondono seppellendole migliaia di pagine. Ritrovate all’indomani della guerra, esse continuano a testimoniare ciò che è stato. Ora, per la prima volta, questa storia è raccontata in un documentario. Scritto, prodotto e diretto da Roberta Grossman, con la produzione esecutiva di Nancy Spielberg, Chi scriverà la nostra storia mescola gli scritti dell’archivio di Oyneg Shabes con nuove interviste, rari filmati d’archivio e ricostruzioni che ci trasportano all’interno del Ghetto e ci fanno scoprire le vite di questi coraggiosi combattenti della Resistenza che hanno sfidato il loro nemico omicida con l’arma suprema della verità rischiando la vita affinché il loro archivio sopravvivesse alla guerra e a se stessi. (fonte: Feltrinelli)

Il Film racconta la storia di Emanuel Ringelblum e dell'archivio di Oyneg Shabes, l'archivio segreto che ha creato e condotto nel ghetto di Varsavia. Con 30.000 pagine di scritti, fotografie, poster e altro, l'archivio di Oyneg Shabes è il nascondiglio più importante di tutti i racconti dei testimoni oculari dell'Olocausto. Documenta non solo come sono morti gli ebrei del ghetto, ma come sono vissuti. Il film è basato sul libro con lo stesso nome dello storico Samuel Kassow.