Questo splendido volume è interamente dedicato a Paperino con otto deliziose storie, le prime quattro firmate da Carl Barks e le ultime dai grandi interpreti italiani della Disney, Carpi, Scarpa, De Vita e Cavezzano. La successione fa emergere il vero carattere di Paperino sfortunato, quanto irascibile, ma sempre pronto ad ergersi ad eroe quando l’occasione glielo permette. In attesa del guaio successivo. Si perché Paperino è la dimostrazione vivente del vecchio adagio, chi è cagion del suo male non pianga se stesso, lui è autore e vittima dei suoi guai, la sua indolenza, la sua pigrizia, le sue scorciatoie sono la vera origine delle sue disavventure. Le storie di Barks sono “Paperino sceriffo di Valmitraglia”, in cui il nostro eroe si trova nel far west e per cercare i colpevoli arresta gli innocenti; in “Paperino e il feticcio” entra in scena il famoso gongoro, la versione disneyana degli zombie di Romero; in “Paperino e il mistero degli Inca”, Paperino dopo aver combinato un pasticcio nella qualità di guardiano di un museo parte per il sudamerica alla ricerca di galline che producono uova quadrate; infine, in “Paperino e l’oro dei vichinghi” il vero protagonista è l’odio rancore di paperino verso la fortuna di Gastone che lo porta a fare una falsa mappa di un tesoro e da lì nascono mille peripezie dalle quali, finalmente, Paperino esce vincente. Passando poi al versante italiano la prima storia è di Carpi, “Paperino e l’oro rubato”, ed è ambientato nel lontano far west, con la solita Banda Bassotti che ruba l’oro di Paperon de Paperoni; la seconda storia, a firma di Romano Scarpa, è “Paperino agente dell’Fbi”, dove tutta la storia si origina dall’equivoco di Paperino, riscossore dell’ente dell’acqua di Paperopoli, che crede di essere agente dell’F.B.I. In “Paperino e la casa elettronica” di Massimo de Vita, l’azienda che costruisce una casa del futuro ha la sfortuna che per errore Paperino vince ad una lotteria il diritto ad abitarci per sperimentarla. Ed inizia il disastro. L’ultima storia di Cavezzano, “Paperino e l’insolito remake” è un omaggio al mondo Disney con uno strano film che vede protagonisti paperi e topi. Un albo perfetto.

Recensione del 03 aprile 2008
Chi è l’autore di Paperino? Walt Disney che lo disegnò come un paperottolo con il muso lungo o, Carl Barks che lo rese umano, o i grandi disegnatori italiani, vedi Scarpa e Cavezzano che lo hanno consegnato alla storia? Una raccolta in otto puntate, otto anni, otto storie di Paperino che si avvicina a quello che conoscevo da bambino. E se la domanda formulata prima non ha risposta facile, semplifichiamo noi la vita; così: Topolino o Paperino? Un coro unanime voterà per il secondo. Topolino è un vincitore, sicuro di sé e rende sicuri gli altri. Paperino è uno come noi, crede alle favole, ai facili guadagni; agli onori ed alla ribalta, senza darsi: Paperino è diretto, Paperino è sincero; ha e vive i sentimenti semplici, quelli dell’uomo: rabbia, invidia, gelosia, amore. Sentimenti che rappresentano l’uomo, ma dai quali l’uomo fugge. Bella questa raccolta, ma, in verità, facile per la qualità del soggetto. E si può rimanere bambini. ( )