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The Jews in Fascist Italy: A History (1961)

von Renzo De Felice

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An extremely detailed account and history of the Italian Jews during Italy's 23-year history of fascism and involvement in World War II. There is simply no other book like this.
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  luvucenanzo06 | Mar 1, 2024 |
La persecuzione antisemita scatenata nel 1938 da Mussolini è stata una delle tappe piú significative della storia del fascismo: con essa il regime divorziò pubblicamente dal popolo italiano, dalla sua mentalità e dalla sua storia. Renzo De Felice si è proposto di indagare con questo volume l’intima natura dei rapporti tra ebraismo e fascismo vagliando con scrupolo scientifico documenti d’archivio, testimonianze, lettere e carteggi. L’introduzione a questa edizione tascabile riprende tutte le revisioni e gli ampliamenti delle precedenti ristampe, e invita a giudicare razzismo e antisemitismo con il necessario distacco analitico. L’edizione è arricchita da una nota bibliografica. (fonte: Einaudi)
  MemorialeSardoShoah | May 29, 2020 |
L'ebraismo italiano ha avuto e ha indubbiamente tutta una serie di sue peculiarità, e, pertanto, i suoi rapporti e il suo comportamento con il fascismo hanno avuto ben precisi caratteri. Esso ha avuto però altrettanto indubbiamente con il fascismo dei rapporti ed un comportamento che possono dirsi tipici. In un certo senso, l'ebraismo è stato una piccola grande città, con i suoi interessi ed i suoi maggiorenti, i suoi istituti amministrativi, i suoi rapporti con il resto del paese e con l'estero, la sua vita politica e sociale. Ed il fascismo, prima di imboccare la strada della persecuzione (e in un certo senso anche dopo), si è comportato con esso in una maniera che possiamo pure definire tipica: diffidenza verso le vecchie strutture e i vecchi uomini, tentativo di sfruttarlo ai suoi fini (e controtentativo di essere a sua volta sfruttato per altri fini), azione periferica di fascistizzazione e quindi azione diretta al «centro» per impadronirsene. Senza dire poi che la persecuzione antisemita scatenata nel 1938 da Mussolini è stata una delle tappe più significative della storia del fascismo sia da un punto di vista «ideologico» che da un punto di vista «politico». Con essa il fascismo divorziò pubblicamente dal popolo italiano, dalla sua mentalità, dalle sue tradizioni, dalla sua storia. Renzo De Felice si è appunto proposto con questo volume d'illuminare in maniera esauriente ed organica l'intima natura dei rapporti tra ebraismo e fascismo, estendendo la propria indagine a tutta una serie di problemi solo in apparenza secondari, ma in realtà essenziali per la ricostruzione delle vicende della società italiana sotto la dittatura. A tale scopo egli si è fondato in larga misura su di una vasta documentazione inedita, vagliando con scrupolo scientifico documenti d'archivio, testimonianze ufficiali e private, lettere e carteggi spesso dimenticati o ignorati. Ne è nato un «libro coraggioso e importante» - come osserva Delio Cantimori nella sua illuminante prefazione - «uno dei migliori libri sulla storia del fascismo che finora siano usciti». ( )
  BiblioLorenzoLodi | Aug 13, 2014 |
«Di fronte a fenomeni come il razzismo e l'antisemitismo bisogna avere il coraggio di dire che le scelte di campo moralistiche sono prive di efficacia cosí come del tutto inutili sono i rifiuti emotivi».

Renzo De Felice

La persecuzione antisemita scatenata nel 1938 da Mussolini è stata una delle tappe piú significative della storia del fascismo: con essa il regime divorziò pubblicamente dal popolo italiano, dalla sua mentalità e dalla sua storia. Renzo De Felice si è proposto di indagare con questo volume l'intima natura dei rapporti tra ebraismo e fascismo vagliando con scrupolo scientifico documenti d'archivio, testimonianze, lettere e carteggi.
L'introduzione a questa edizione tascabile riprende tutte le revisioni e gli ampliamenti delle precedenti ristampe, e invita a giudicare razzismo e antisemitismo con il necessario distacco analitico.
L'edizione è arricchita da una nota bibliografica. ( )
  MareMagnum | Jun 16, 2006 |
La persecuzione antisemita scatenata nel 1938 da Mussolini è una delle tappe più significative della storia del fascismo: con essa il regime divorziò pubblicamente dal popolo italiano, dalla sua mentalità e dalla sua storia. Con una postfazione di D.Cantimori.

«Di fronte a fenomeni come il razzismo e l'antisemitismo bisogna avere il coraggio di dire che le scelte di campo moralistiche sono prive di efficacia cosí come del tutto inutili sono i rifiuti emotivi».
Renzo De Felice

La persecuzione antisemita scatenata nel 1938 da Mussolini è stata una delle tappe piú significative della storia del fascismo: con essa il regime divorziò pubblicamente dal popolo italiano, dalla sua mentalità e dalla sua storia. Renzo De Felice si è proposto di indagare con questo volume l'intima natura dei rapporti tra ebraismo e fascismo vagliando con scrupolo scientifico documenti d'archivio, testimonianze, lettere e carteggi.
L'introduzione a questa edizione tascabile riprende tutte le revisioni e gli ampliamenti delle precedenti ristampe, e invita a giudicare razzismo e antisemitismo con il necessario distacco analitico.
L'edizione è arricchita da una nota bibliografica.

Renzo De Felice (Rieti, 8 aprile 1929 - Roma 25 maggio 1996) è stato uno storico italiano.

Laureatosi nel 1955-1956 con Federico Chabod, ottiene lo stesso anno la borsa dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli, fondato da Benedetto Croce, e diretto dallo stesso Chabod. Iscritto al PCI, nel 1956 è tra i firmatari del celebre Manifesto dei 101, sottoscritto da intellettuali dissenzienti verso l'atteggiamento scarsamente critico del partito rispetto all'invasione sovietica dell'Ungheria. Insieme a molti dei firmatari del manifesto, De Felice lascia il PCI. I suoi studi, indirizzati inizialmente verso la storia moderna, passano in questi anni ad argomenti più contemporanei (gli ebrei sotto il fascismo), studio dal quale nascerà l'interesse che segnerà più profondamente la sua carriera di storico e lo proporrà spesso all'attenzione del grande pubblico: la storia della dittatura fascista. L'interpretazione che De Felice dà del fascismo si articola su tre temi fondamentali: l'origine socialista del pensiero di Mussolini e la differenza fra il fascismo e le dittature di destra, la distinzione fra il "fascismo movimento" e il "fascismo regime", la presenza di un consenso determinante per garantire la stabilità e il successo del fascismo. Al di là degli elogi e delle critiche, l'interpretazione che De Felice offre del fascismo e della dittatura di Benito Mussolini ha comunque il merito di aver suscitato una stagione di studi e nuove riflessioni sul fascismo.: Quando De Felice pubblica il primo volume della monumentale biografia di Mussolini, la storiografia e la cultura italiane sono dominate da logiche che spesso esulano dalla genuina curiosità scientifica. Gli schieramenti ideologici sono ancora molto rigidi e lo storico viene accusato da molti intellettuali di sinistra di giustificare il fascismo. D'altra parte, la serietà e lo scrupolo delle sue ricerche furono spesso adoperate con leggerezza e calcolo politico dai seguaci delle teorie revisionistiche tese a negare le responsabilità del fascismo, provocando le reazioni del mondo antifascista, alle quali lo stesso De Felice non sempre reagì con equilibrio, soprattutto negli articoli giornalistici che pubblicò su Il Giornale, o in alcune interviste rilasciate a Giuliano Ferrara, sul Corriere della Sera. Professore ordinario all’Università di Salerno dal 1968 al 1971, De Felice fonda nel 1969 la rivista "Storia Contemporanea" edita da "Il Mulino". Nel 1972 si trasferisce all' Università La Sapienza di Roma, dove insegna Storia dei partiti politici nella Facoltà di Lettere, poi, dal 1979, in quella di Scienze politiche, infine, nel 1986, passerà alla cattedra di Storia contemporanea.

Le opere:
Note e ricerche sugli "illuminati" e il misticismo rivoluzionario (1789-1800), Roma 1960;
La vendita dei beni nazionali nella repubblica romana. 1798-1799, Roma 1960;
Italia giacobina, Napoli 1965;
Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Torino, Einaudi, 1961;
Mussolini il fascista I La conquista del potere 1921-1925 1966;
Mussolini il fascista II L'organizzazione dello Stato fascista 1925-1929 1969;
Mussolini il duce I Gli anni del consenso 1929-1936 1974;
Intervista sul fascismo, a cura di M.. A. Ledeen, Laterza 1975;
Le interpretazioni del fascismo, Laterza 1969;
Mussolini il duce II Lo Stato totalitario 1936-1940 1981;
Mussolini l'alleato I L'Italia in guerra 1940-1943 1. Dalla guerra "breve" alla guerra lunga 1990;
Mussolini l'alleato I L'Italia in guerra 1940-1943 2. Crisi e agonia del regime 1990;
Rosso e nero, Baldini & Castoldi, 1995;
Mussolini l'alleato II La guerra civile 1943-1945, 1997.
Ricavato da "http://it.wikipedia.org/wiki/Renzo_De_Felice" ( )
  MareMagnum | Apr 22, 2006 |
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Preliminare ad ogni discorso sugli ebrei italiani nel ventennio fascista è cercare di stabilire il loro numero e il loro peso nella vita italiana del tempo.
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