Corinne

"Les Anglais: Are they mad"? Gli inglesi: sono matti? Una domanda sempre buona da farsi, specialmente oggi che stanno per votare al referendum per decidere se restare o uscire dall'Unione Europea.

Gli Inglesi, a dire il vero, lo sono sempre stati "matti", secondo l'opinione di molti, agli occhi della storia. Anche io mi posi la domanda tanto tempo fa, alla quale tuttora non so dare una risposta.

Certo che rileggere questo libro, che ha questo titolo, significa ripercorrere oltre cinquanta anni della mia vita. Almeno della mia vita letteraria, per così dire.

Una vita fatta di letture e studi inglesi, non solo dedicati alla letteratura, ma anche a quasi tutti gli aspetti della società e della cultura di quel popolo di isolani.

Quando arrivai a Londra a Victoria Station, in una sera umida e fredda di quel lontano novembre, dopo un viaggio dal sud del mondo di oltre trenta ore di treno, mi sembrò di essere arrivato su di un altro pianeta.

Nell'anno del Signore 1962 il mondo era molto, ma molto diverso da quello di oggi. Non era tanto facile e comodo viaggiare. Non avrei mai immaginato che quel popolo, quella terra, ma soprattutto quella lingua e quella letteratura, mi sarebbero entrati nel sangue e sarebbero stati al centro dei miei anni successivi.

"Un’isola di matti", dicevano. Conservo, infatti, ancora questo libro dalla copertina rossa che comprai a Parigi, quando cambiai treno. Infatti, allora, chi arrivava a Parigi da Roma, per proseguire il viaggio per Londra, doveva spostarsi dalla "Gare de Lyon" alla "Gare du Nord" per arrivare a Calais e prendere il battello per Dover. Il libro era scritto da una giovane francese, di nome Corinne, che recava, appunto, come titolo: “Les Anglais? Are they mad?”. Ed infatti, per mantenermi, finii come “student nurse” in un ospedale mentale.

Anzi, la denominazione ufficiale era: “Harperbury Mental Deficiency Hospital”, a nord di Londra, nei pressi della città romana “Verulam”, la moderna St Albans, la città di Francis Bacon. Oltre due anni di lavoro con pazienti subnormali, in particolare bambini. Una esperienza che mi ha segnato per tutta la vita e che mi ha portato a comprendere da dentro la realtà e la cultura di quel popolo.

Alternavo gli studi del corso di infermeria, come studente, a quelli del corso di letteratura in un college serale. Serate straordinarie trascorse a leggere i sonetti Shakespeare, le liriche dei romantici e di quel poeta pazzo e bibliomane che fu William Blake, oppure i brani erotici del libro di D. H. Lawrence, appena liberato dalla censura, “L’Amante di Lady Chatterly”. E poi ancora il teatro del giovane Tom Stoppard, Harold Pinter, gli “angry young men”, quelli del “Look back in anger”…

P.S. Una recensione scritta tempo fa su Anobii. Oggi devo correggere e aggiungere che non sono poi tanto "matti". A distanza di tanto tempo devo ammetterlo, infatti col referendum sono usciti dalla Unione Europea. Non sono usciti dall'euro perchè non ci sono mai entrati. La domanda è a questo punto: chi sono davvero i "matti"? ...… (mehr)