Aldo Costa

Quattro stelle a "Si è fatta la luna", secondo romanzo di Aldo Costa.
Questi sono proprio i libri che piacciono a me, quelli che non si lasciano solo leggere, ma che si fanno vivere.
La trama è più lineare rispetto a "L'inviato di Dio", meno densa di colpi di scena, ma ugualmente avvicente.
L'inizio mi è piaciuto moltissimo, interessante e tranquillo, in un certo senso. Diciamo che ci sei tu, e c'è il libro, che è bello e ti piace.
Poi, da una certa pagina in avanti vieni travolto, e leggere diventa una necessità impellente, una cosa di cui non puoi fare a meno, tu e il libro diventate una cosa sola.
Sembra di stare sull'ottovolante :)
Oltre alla straordinaria capacità di descrivere la Montagna e situazioni estreme, Aldo Costa ha questa sensibilità particolare nel cogliere certi stati d'animo, che sono, o sono stati, quelli di noi tutti, ma che è raro riconoscere in un libro.
Ecco.
Io, quando trovo questa cosa qua, faccio i salti di gioia.
May 23, 2011… (mehr)

Il libro con le manette
Questo libro mi è stato gentilmente recapitato via posta elettronica in formato pdf.
Ebbene, io odio leggere su video.
Ero molto ingolosita da certe recensioni, ed ero intenzionata a comprarlo.
Mi sono detta: “vabbé, mi leggo un paio di pagine al pc, vedo che aria tira, se è buono me lo compro, dato che io odio leggere su video”.
Inizio a leggere.
Cavoli, non è il libro pubblicato in versione pdf, è la stesura mandata all’editore, prima della revisione che gli editori fanno per poi pubblicare.
Quindi niente impaginazione, per intenderci.
Ancora più fatica, dunque.
“Eppoi chissà gli errori che ci sono... uff... nonono, sembra carino, smetto e vado a comprarlo.”
Come no.
Dopo una decina di pagine ero sua prigioniera.
Ho iniziato a leggerlo alle 11 del mattino e l’ho finito poco prima di cena.
Ho già detto quanto io detesti leggere su video?...
Per pranzo mi sono preparata un panino, non ho mai staccato gli occhi dal pc, per circa 8 ore consecutive.

E’ davvero un gran bel lavoro.
La scrittura è cristallina, come l’aria che si respira tra le righe.
Aldo Costa ha il dono, non ce n’è.
Non so cosa faccia nella vita, ma Aldo Costa è uno Scrittore.
Scrive con maestria: non ho trovato un solo errore, neanche la più piccole caduta di stile (e dico “non ho trovato” perché lo cercavo, l’errore, lo aspettavo al varco), e costruisce la vicenda con un’abilità da non crederci.
Tira i fili, li annoda, li svolge, li lascia all’improvviso, e ricomincia ad annodarli.
Provi inquietudine, anche paura, c’è il mistero, la tensione al massimo, poi il sollievo, e poco dopo ti manca di nuovo il fiato... ti sembra di intuire, e invece no, colpi di scena uno dietro l’altro.
Non c’è uno sbaffo, non una cosa di troppo, e non manca di nulla.
E’ perfetto.
Ti tiene ammanettato, e tu sei lì, tra le montagne, fino a che non lo hai terminato.
E poi il vuoto, improvviso. Ti manca da morire.
E non ho neanche avuto la consolazione di chiudere il libro, e di tenerlo un poco in mano carezzandone la copertina.

Io leggo più che posso: in periodi normali, un libro ogni 2 o 3 giorni.
Il mio più grande rammarico è che spesso ricordo solamente se un libro mi sia piaciuto o meno, le sensazioni che mi ha dato, ma mi dimentico tutto il resto, inesorabilmente. E’ una cosa che mi fa diventare matta. So che quel dato libro mi è piaciuto moltissimo, ma non mi ricordo nulla di più.
De L’inviato di Dio mi ricordo tutto, ogni piccolo particolare, ogni parola, ogni virgola, a distanza di giorni.
Mi è rimasto scolpito addosso.
E l’ho ordinato in libreria, in settimana vado a prenderne due copie, una per me, l'altra per un'amica.
Lo voglio.
Perché io odio leggere su video.… (mehr)