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Margaret Gaiottina

Autor von L'alba della chimera

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Werke von Margaret Gaiottina

L'alba della chimera (2010) 4 Exemplare
La sedicesima notte (2009) 3 Exemplare

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"Un nido di terra per la donna cristallo" è un titolo così kitsch da essere proprio bello, con il suo gusto retrò in stile mistery femminili anni '60. Che poi la "donna cristallo" nel romanzo sia più di ghiaccio, "Icy", è un altro paio di maniche: ma si sa che l'estetica talvolta ha un prezzo.
E se il mio giudizio su questo aspetto è così deciso e fermo, purtroppo non può essere altrettanto per i contenuti, che mi lasciano in balìa di un'altalena impazzita.
La trama si guadagna le mie simpatie, con un protagonista zombie che porta una ventata di aria fresca nel genere "non morto" e un intreccio ben congegnato. L'amore reso focoso dalla passione ma contrastato dal classico "mors tua vita mea" tiene vivo l'interesse fino all'epilogo e non dispiace più di tanto la morale conclusiva al miele concentrato.
I protagonisti sono coinvolti in un virtuale tiro alla fune: da una lato quelli più credibili e interessanti, dall'altro quelli che avrebbero meritato di più.
Dorinda "Icy" Martini sembra uscita da un chick lit, con il suo lavoro in azienda di prestigio e relazione finita male alle spalle, le colleghe oche e l'amica su cui contare.
Byron tende a fare troppo il misterioso, ma glielo perdoniamo alla luce della sua mascolinità che trasuda testosterone - suvvia, non facciamo le finte ingenue, ché anche questo conta.
Anita rasenterebbe la perfezione se non fosse esagerata in ogni aspetto: le sue origini russe si fanno notare ogni volta che apre bocca e se un verbo sballato ogni tanto è simpatico, ogni due parole diventa fastidioso; veste in uno stile a metà tra il dark e il punk *e* fa sedute spiritiche *e* studia ingegneria meccanica.
L'ispettore Gatto incarna lo stereotipo dell'investigatore italiano goffo, pronto a chiudere un occhio quando serve e a mettersi contro gli ordini superiori in nome della sua curiosità, senza mostrare particolari che lo rendano vero.
Anche le colleghe di Icy rasentano la macchietta, troppo perfettine e troppo antipatiche - lo stesso dicasi per Oya e Horace, che sembrano soffocare sotto la loro maschera da duro dei film, quasi volessero emergere nelle loro personalità ben più interessanti di quanto ci venga restituito.
Leggere le 318 pagine del romanzo si è rivelata un'impresa che nemmeno l'interesse suscitato dalla trama è riuscito a rendere più semplice. Dialoghi stentati, sequenze piatte anche nei momenti di maggiore pathos, una ossessione per la parola "sedicente" - ho perso il conto di quante volte venga ripetuta -, una tendenza alla prolissità delle descrizioni di situazioni o sensazioni che toglie freschezza alla narrazione, una delle scene clou raccontata per sentito dire, l'ambientazione romana che della Capitale ha solo il nome: da ultimo, innumerevoli refusi che danno l'impressione di scarsa cura.
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LaPizia | 1 weitere Rezension | Aug 3, 2017 |
L’Alba della Chimera è un romanzo facente parte della saga dei vampiri con gli occhi viola “A cena col Vampiro” ma, in realtà, può considerarsi tranquillamente anche come una spin-off.

I personaggi principali solo il vampiro Matthew con il suo temperamento forte e passionale e piccola Christabel ormai tristemente vicina alla fine della sua vita a causa della sua malattia terminale.

Di tutti i vampiri della famiglia Rochester solamente Matthew rimane tale rinunciando alla tanto agognata mortalità, e tutto ciò solamente per la piccola Christabel che occupa un posto nel suo cuore praticamente da sempre anche se sotto diverse vesti. Ormai non la osserva più con gli occhi di un semplice amico e la reazione del suo corpo, in qualità di vampiro Tessali, è alquanto complicata. È un vampiro pericoloso e per di più con la capacità di mutare forma quando vuole, capacità che però sembra non essere più sottocontrollo ogni volta che si avvicina alla “sua” Christabel.

Christabel, da parte sua, si trova a fare i conti con un nuovo sentimento nato dalle ceneri di un’amicizia eterna verso l’amico di sempre. Ora il suo cuore palpita nel suo petto ogni volta che le è vicino, mentre quando non c’è batte ancora più forte in attesa del suo ritorno.

Con questo romanzo siamo tornati ai magici momenti del primo romanzo “La Sedicesima Notte”. Forse sarà per la novità della coppia (che puoi tanto nuova non è dato che tutte noi speravamo di vederli insieme!) o forse sarà semplicemente merito della normale evoluzione dello stile narrativo di Margaret Gaiottina, non si sa ma di fatto questo romanzo è veramente molto, molto coinvolgente. La stessa autrice ci dice di aver tentato di seguire i consigli ricevuti nel mio primo romanzo per migliorare il proprio stile e, dobbiamo ammettere, che i risultati si vedono; la crescita è stilistica è evidente!

Un romanzo appassionante, dalla trama accattivante e ben studiata e ogni accenno di stile “fanfiction” sembra completamente scomparso.

I miei complimenti vanno anche alla casa editrice “MammaEditori” per la splendida copertina come sempre elegante e mai kitsch e, non dimentichiamoci, per l’impaginazione fresca ma ordinata. Niente caratteri a 14 pt o interlinea a 10 con l’intento di aumentare viziosamente le pagine e aumentare prezzo! Anzi, aggiungiamo anche il prezzo che è altamente competitivo e molto coerente con il prezzo fornito.

Altra nota positiva per le immagini, all’inizio del romanzo, che ci mostrano i personaggi principali che abbiamo incontrato e che incontreremo. Ottima prova, davvero!
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Nasreen44 | Jun 8, 2017 |
Recensire questo libro non è molto facile sinceramente per due motivi fondamentali.

Prima di tutto perchè è un piacere ed una felicità vedere che una “collega” fanwriter sia riuscita a sfondare, un assoluto piacere.

Secondo perchè in qualità di fanwriter e di lettrice della saga di S. Meyer è molto difficile staccarsi da certi vincoli mentali. L’opera è perfettamente in grado di “reggersi in piedi” da sola ma ad ogni paragrafo risulta natuale fare continui paragoni o collegamenti.



Bene, nonostante sia palese, almeno nei primi capitoli, l’influenza della Meyer in tanti piccoli particolari, ad un certo punto l’opera spiega le ali e spicca il volo autonomamente e, perfino i più pignoli, finiranno per dimenticare il continuo parallelismo su cui si erano fossilizzati.

La trama è intrigante, scorrevole e mai banale, e ciò è decisamente un punto a suo favore.



La protagonista ha effettivamente un qualcosa che ricorda Bella, forse il suo essere “imperfetta”, le sue insicurezze, il senso di inadeguatezza che la opprime prima e dopo la trasformazione… Ma, nonostante ciò, ho trovato assolutamente ORIGINALE che Liz sia miope! Finalmente una protagonista che non sia semplicemente “imbranata” e che non si spacchi la faccia ogni due passi obbligando il povero vampiro di turno a correrle dietro per smussare ogni spigolo che potrebbe attentare alla sua vita! Ultimamente mi sembra di non leggere altro che di giovani donne “normali” (elemento enfatizzato dalle autrici. Peccato che poi sono sempre snellissime, con una cascata di capelli setosi e boccolosi e gli occhi più espressivi di questo mondo. Normali un accidente! Mai nessuna che abbia la cellulite!!!!!!!) ed assolutamente imbranate e indifese. Insopportabili!



Quindi posso dire che il personaggio femminile è piuttosto riuscito nonostante l’ombra della Meyer.

Idem per il protagonista maschile che, nonostante sia piuttosto affine ad Edward, possiede un carattere più tipicamente vampiresco. Anche se si fa mille problemi fin dall’inizio della relazione con Liz (questo aspetto verrà approfondito solo in seguito…) alla fine segue l’istinto. E’ egoista, passionale, testardo, affasciante e pericoloso. Assolutamente pericoloso! Perfino con la sua Liz, salvo poi pentirsi amaramente.



Gli altri personaggi sono ben assortiti e soprattutto ben caratterizzati. Non ci sono “macchiette” inutili, messe lì solo per infoltire la trama. Tutti i personaggi del libro di Gaiottina si muovono autonomamente contribuendo a formare la trama.



Il punto di forza del libro, ripeto, è la trama che si stacca dal generis della Meyer, unicamentente incentrato solo ed unicamente sulla storia d’amore.



Leggermente fastidiosa la duplice prospettiva usata dalla scrittrice. Troppo stile “fanfiction” e che rallenta assolutamente la storia, nonostante ci mostri di volta in volta il punto di vista dei due protagonisti.

E’ uno stile molto particolare che può piacere o meno e che, purtroppo, a mio avviso ha influenzato moltissimo le opinioni degli altri lettori sia in positivo che in negativo.



Riassumendo è una lettura che consiglio agli amanti dei paranormal romance sui vampiri ma non solo, la trama è molto ben costruita e sviluppata con una dinamicità che non annoia mai.



Unico appunto, se non sopportate la Meyer e non siete in grado di staccarvi psicologicamente da questa scrittrice vi sconsiglio di leggerlo poichè finireste per non apprezzare un’opera che ha avuto solo la fortuna/sfortuna di nascere sotto la sua ombra.



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Nasreen44 | Jun 8, 2017 |
Ultimamente ho scoperto che darmi alla lettura di romanzi nostrani è un vero tocca sana e che così facendo vado sempre sul sicuro.
Nell’ultimo periodo è successo spesso.
Mi ritrovo tra le mani un libro di un’autrice o autore italiano e leggendolo… inizio a sognare.
Ho scoperto per caso Margaret Gaiottina e, con mio grosso rammarico, ho scoperto che il romanzo che ho letto non è il suo primo libro… spero presto di rimediare a questa mia mancanza.
“Un nido di terra per la Donna Cristallo” è un libro che penso possa piacere a molti: a chi ama sognare, a chi ama “amare”, a chi ama sperare, a chi ama un pizzico di avventura… a chi ama il mistero.

Protagonista e voce narrante del romanzo è Dorinda Martini, una donna bella con due occhi del colore dell’acqua marina, soprannominata per il suo freddo carattere e temperamento Icy.
Ma Icy, non è così fredda come tutti credono: reduce da un disastroso matrimonio, ha deciso di chiudere dentro di sé i suoi sentimenti, di essere distante e di non fidarsi troppo…
Una freddezza che in realtà racchiude in sé una donna fragile, che spera di poter essere amata senza più soffrire.
Un balsamo per le sue pene è l’amica vicina di casa Anita, la sensitiva e simpaticissima studentessa russa, che ci tiene sempre a informare Icy sul suo futuro…
Futuro che presto subirà un grosso scossone…
… scossone che avrà gli “occhi del colore del tabacco e pelle che profuma di cedro” e che risponderà al nome di Bayron

Bene!!!
Vi ho incuriosito? Spero di sì. Spero di avervi messo addosso una massiccia dose di curiosità.
Vi consiglio di leggere questo libro, non ve ne pentirete.

Dunque… “Un nido di terra per la Donna Cristallo” è un libro che le cinque stelline le merita tutte.
Per…
- LA TRAMA: davvero unica e originale, coinvolge il lettore negli eventi.
Non potrà fare altro che leggere, leggere e leggere fino alla fine…
Avidità… sapete cosa significa? È quella che questo libro vi metterà addosso.
- LA PROTAGONISTA: la Gaiottina ha reso Icy un personaggio più che reale…
I sentimenti di una donna tradita, ferita che difficilmente ne viene fuori e che allo stesso tempo chiede di venirne fuori.
Risulta piuttosto facile immedesimarsi in Icy. L’ho sentita reale, vicina, un’amica da ascoltare, un’amica da consolare.
Ciò che mi ha colpito maggiormente è la dolcezza di Dorinda… e la sua fragilità.
Dietro questa sua corazza di ghiaccio che si è costruita, Dorinda nasconde un gran cuore e una grande solitudine – lo so, lo so, oggi sono particolarmente ridondante.
A tratti anche ironica, Dorinda si maschera di continuo dietro a quel personaggio che ha costruito intorno a se: Icy, la donna di ghiaccio.
A smascherarla sarà proprio il misterioso Bayron:
[…] Ma la sua voce vibrò ancora e sentii la sua stretta cingermi con più forza le spalle: […]
E a questo proposito…
- IL COPROTAGONISTA: Bayron
Ho detto tutto…
Chi ha letto il libro sa benissimo che non c’è bisogno che vada avanti, chi non lo ha letto non ha certo la necessità che gli vengano svelati tutti i più piccanti segreti della ciliegina sulla torta di questo favoloso romanzo

Ma le ciliegine sulla torta hanno dei piccanti segreti?
Boo… può darsi…
Emm… scusate avete assistito a un mio monologo interiore… non capiterà più lo giuro… bé forse. :-P

- LO STILE NARRATIVO: uno stile impeccabile, perfetto.
La prima persona è quella che ha adottato la Gaiottina – chi mi conosce sa benissimo quanto io adori i libri scritti in prima persona… se invece questa e la vostra giornata sfortunata e vi siete imbattuti per la prima volta in una mia recensione, cioè questa, bé… lo avete appena scoperto.
Infatti, l’autrice affida a Dorinda il compito di narrare la sua storia… e forse è stata proprio questa scelta che ha reso la protagonista più vicino a noi, più reale.
Secondo me una scelta più che azzeccata: la terza persona tende a rendere il tutto più impersonale.
Non dico che tutti i romanzi scritti in terza persona siano delle boiate, per carità sono perfetti anche quelli, con tutti i loro pregi… ma volete condannarmi se io preferisco i libri scritti in prima persona?

Dunque avete capito?
Questo è un romanzo che non dovete lasciarvi scappare.
I motivi ve li ho già detti… adesso tirate un po’ voi le giuste conclusioni.

CONSIGLIATO!!!
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blake16 | 1 weitere Rezension | May 9, 2012 |

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