Alberto Ravasio

Dopo averne letto in giro, mi aspettavo di più. La citazione di Mario Mieli in apertura fa pensare che possa essere un libro di rilievo sul genere. Iniziamo: la scrittura è buona, l'ironia c'è ma, proprio come i dialoghi e la struttura generale a micro capitoli/scene, è un po' meccanica, ingessata, tendente a elementi di critica sociale un bel po' risaputi: la deriva del capitalismo neoliberista e i trentenni come generazione "perduta". E poi l'apologia della scrittura come strumento di salvezza. Il messaggio di fondo è tutto qui?… (mehr)