Franco Strazzullo

Ad Ascea trovo questo elegante volume, con dedica dell’autore a nonno, sulla regolamentazione urbanistica a Napoli tra il Cinquecento e il Settecento. Nel consueto flusso della storia dei corsi e dei ricorsi il tema della regolamentazione edilizia e dell’inosservanza delle disposizioni torna con disarmante costanza. E così nella Napoli di oltre cinque secoli fa si inseguono divieti e limiti a qualsiasi nuova edificazione e la costante violazione delle norme. In quei secoli Napoli registrava un notevole tasso di incremento demografico e l’offerta di abitazioni era totalmente insufficiente rispetto al fabbisogno. Ma era impossibile costruire, un divieto generalizzato era il simbolo dell’assenza di un programma urbanistico; e così a Napoli si costruiva in fretta e dove si poteva, il fenomeno dei vicoli nasce dall’impossibilità di costruire nuovi edifici e gli effetti in termini sociali e sanitari sono, nel terzo millennio, ancora visibili. Ai tempi l’unica eccezione era rappresentata dall’edificazione dei luoghi di culto, tra l’altro esentati dal pagamento delle imposte, e la deroga è ragione dell’incredibile numero di chiese, conventi, cappelle presenti ancora oggi in città. Strazzullo tratta questo argomento di grande interesse da storico con una ricchissima documentazione di testi ed ordinanze dell’epoca. Una lettura molto interessante.… (mehr)