Se si è in cerca di una lettura piacevole e leggera, coi gialli del senatore Stazio non si sbaglia mai.
Anche stavolta ci troviamo di fronte ad un mix perfettamente calibrato fra romanzo storico, giallo e commedia brillante: nessun aspetto prevale sull'altro quindi possiamo goderci l'ambientazione immersiva e sorridere delle avventure di Publio Aurelio e dei suoi comprimari, senza però mai perdere la curiosità di scoprire la soluzione del mistero. Il campo dell'indagine è più ampio del solito, ci si muove tra affascinanti gemelle, insegnanti, banchieri e perfino devoti della dea Cibele; quindi tante storie portate avanti in parallelo su cui però l'autrice mantiene un saldo controllo, in modo da non renderle mai digressioni inutili ma anzi elementi essenziali per la fluidità della narrazione.
Il punto debole come al solito è il protagonista: un campione di virtù fisiche, morali ed intellettuali con cui è difficile non solo empatizzare ma proprio entrare in sintonia. Ogni tanto subisce qualche piccolo smacco ma nel complesso esce sempre trionfante da ogni situazione, mi piacerebbe che l'autrice lo umanizzasse un po' di più anche se ormai arrivata al quinto volume ci spero poco.
I romanzi di Danila Comastri Montanari (recentemente scomparsa tra l'altro) hanno saputo costruirsi una nicchia di appassionati nel pur affollatissimo filone dei gialli storici grazie alla loro semplicità: non pretendono di essere qualcosa in più di onesti libri di intrattenimento e finora quelli che ho letto hanno sempre assolto alla perfezione a tale compito. ( )

Une enquête complexe mais très documentée. ( )

“Parce sepulto! Forse era meglio lasciare che i morti riposassero in pace…”

Anche il nostro investigatore togato qualche volta ha degli scrupoli, chiedendosi magari se sia il caso di andare a ficcare il naso nelle faccende degli altri, ma questa volta i dubbi lo abbandoneranno subito davanti al dolore di Pomponia per la perdita della figlia adottiva e al fiorire dei primi sospetti che possa trattarsi di un delitto. Pomponia, oltre a essere la migliore amica del nostro senatore, gestisce anche una rete informativa di spie, apprezzatissima da Aurelio nelle sue indagini, specializzate nell’arte del pettegolezzo, pronte a svelare gli affari di tutta Roma, compresi quelli della famiglia imperiale, spie che, anche questa volta saranno utilissime per sapere di più su questo imprevedibile omicidio avvenuto proprio nel giorno delle nozze della ragazza. Aurelio non potrà esimersi dall’indagare su questo caso, esortato anche dalla sua carissima amica, ma sarà un’indagine dura e spiazzante; come al solito i sospetti punteranno subito dalla parte sbagliata: un losco giro di strozzinaggio sotto copertura legale, che sembrerebbe la causa anche di un altro delitto che arriverà da lì a poco sempre nella stessa domus.
Non sarà la pecunia però questa volta che farà scattare la furia omicida, ma l’invidia, la gelosia e le rivalità mai sopite tra i vari membri della famiglia su cui Aurelio dovrà indagare, uno a uno, per scoprire i loro segreti e puntare il dito accusatore verso, guardacaso, la persona meno sospettata tra loro… ( )