Conosco, nel senso di leggere da molti anni, la scrittura di Gianfranco Ravasi. Ho letto i suoi libri, ne posseggo diversi, non mi stanco mai di leggerlo. Il suo "Breviario" sul domenicale del "Sole 24 Ore" è un impegno di lettura insieme ad una guida sotto tutti i punti di vista. Questo libro è fatto di domande, distribuite in cinque capitoli, precedute da una introduzione. Domande prime, domande laiche, domande ultime, domande ebraiche, domande cristiane. Questo è un libro che non si può leggere tutto di un fiato. Lo si legge a caso, sfruttando il "random effect" della sorpresa. Lo sappiamo tutti che fare domande è una vera e propria arte e le risposte che il Cardinale dà a chi gliele ha proposte, sono sempre date secondo lo schema con il quale lui ha organizzato il suo libro. "Le risposte sono capaci di darle tutti, a fare le domande ci vuole un genio" è la frase con la quale lo scrittore Ravasi risponde agli interrogativi che ho rintracciato nelle etichette che ho assegnato al libro. Ci sono tutti gli argomenti riguardanti la comunicazione, gli interrogativi, domande semplici con risposte filosofiche, domande complesse che ricevono risposte semplici, domande che chiedono un aiuto, desiderano una guida in cerca di una identità perduta, mai avuta o ritrovata. Sia le domande che le risposte presuppongono immaginazione, in cerca di un insegnamento che fa sempre riferimento al mistero del pensare, del credere, alla vita come un problema o come una missione, con o senza religione, temi della vita di ogni giorno. Alla ricerca del senso. ( )