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Lädt ... Wars, Revolutions and Dictatorships: Studies of Historical and Contemporary Problems from a Comparative Viewpointvon Stanislav Andreski
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First Published in 1992. Routledge is an imprint of Taylor & Francis, an informa company. We can define war as organised fighting between groups of individuals belonging to the same species but occupying distinct territories, thus distinguishing war from fights between isolated individuals as well as from struggles between groups living intermingled within the same territory, which can be classified as rebellions, revolutions, riots and so on.The articles included in this volume were written in the 1970s and 1980s and published in very diverse journals and proceedings of conferences, in one case only in German. Keine Bibliotheksbeschreibungen gefunden. |
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Il libro conserva comunque lo spirito caustico dell'autore, e contiene alcune osservazioni interessanti (come quella sull'inefficacia del Confucianesimo come oppio delle masse – la religione più efficace in questo senso sarebbe l'Induismo, con l'Islam e il Cristianesimo in posizione intermedia, p. 29). Di particolare valore, ancorché brevissimo, è un paragrafo sull'importanza della guerra per la coesione degli Stati e l'efficienza dei governi, p. 14 (il capitolo riproduce l'articolo «Evolution and War», Science Journal 7, 1971, pp. 89-92). Ma il capitolo più interessante è di gran lunga quello dedicato alle cause dell'inefficienza militare italiana (dovuta al contrasto con la Chiesa), che conviene però leggere nella sede originale del Journal of Strategic Studies, dove sono presenti anche interventi di altri studiosi che rispondono ad Andreski. L'articolo sembra immutato nel presente volume, con solo un poscritto in cui l'autore esamina le tesi di Rochat e Massobrio, esposte in Breve storia dell'esercito italiano, secondo cui l'inefficienza sarebbe dovuta all'uso dell'esercito per scopi di repressione interna, che l'avrebbero reso meno adatto a condurre guerre esterne. Andreski tenta prima un acrobatico tentativo di conciliare la sua e questa ipotesi (la repressione sarebbe dovuta in ultima analisi all'influenza della Chiesa sui ribelli da essa istigati), poi elenca una serie di controesempi (p.es. la Russia) alla tesi dei due italiani, che ne uscirebbe dunque smentita. (