E' il racconto dell'undicesimo figlio di Giacobbe nato dalla sua amata Rachele dopo un lungo periodo di sterilizzazione.
Giuseppe fu il figlio più prediletto degli altri 10 dei suoi fratelli nati da Lea la sorella maggiore di Rachele e da alcune concubine di Giacobbe e Rachele gli diede ancora un altro figlio e fu il 12° figlio di Giacobbe. Col crescere fisicamente Giacobbe guardava con favore Giuseppe al punto di far ingelosire gli altri 10 fratelli escludendo Beniamino che era sempre col padre, al punto che un giorno decisero di venderlo a un gruppo di carovanieri Ismaeliti al che Giuseppe fu trasferito in Egitto e divenne schiavo di un importante ministro del faraone e col suo comportamento fu apprezzato da questo ministro, ma a causa della moglie di questo ministro Giuseppe fu accusato da lei di un crimine che lui non aveva commesso, così che Giuseppe finì nelle carceri, ma anche nel carcere trovò favore dai capi carcerieri e col tempo dopo tutte queste sofferenze Geova lo aiutò al punto di farlo avvicinare al faraone interpretandogli dei sogni che avrebbero portato alla fine la nazione d'Egitto ma che con certi sistemi di approviggionamenti dei granai poteva tenere in salvo l'Egitto, così che il faraone lo nominò capo di tutti i ministri e secondo dopo il faraone in Egitto. Da quel momento Geova fece si che i fratelli che commisero quel crimine dovettero arrivare in Egitto per chiedere al secondo ministro d'Egitto del cibo per loro e per suo padre perchè era sorta una enorme carestia sia in Egitto che in Canaan. Ora mentre loro non riconobbero suo fratello Giuseppe, Giuseppe riconobbe i suoi fratelli.