Nel 1913, il sud degli Stati Uniti fu scosso dal terribile assassinio della tredicenne Mary Phagan, avvenuto ad Atlanta in una fabbrica di matite. Un ebreo di Brooklyn, Leo Frank, fu accusato dell'omicidio e, nonostante si dichiarasse innocente, dopo un processo carico di tensione emotiva fu giudicato colpevole e condannato all'impiccagione. Frank ricorse in appello alla Corte Suprema, ma invano. Per salvarsi la vita, decise così di ricorrere a una commutazione della pena. Del suo destino si trovò a decidere il popolare Governatore della Georgia, John M. Slaton. Mentre un cupo desiderio di vendetta si diffondeva nello stato, il governatore Slaton si trovò ad affrontare un grave problema di coscienza. Davanti a lui c'èrano due alternative: poteva seguire i sentimenti della comunità, e lasciare che la sentenza fosse eseguita, oppure decidere di riaprire il caso. (fonte: retro dei vhs)