Allora, premetto che non è il mio genere.
Troppe scene schifosette, e, come si dice,
il troppo "stroppia".
Anestetizza.
Nel senso che alla fine non mi disgustavano neppure più, ma mi annoiavano un tantino.
E poi sa molto di fumetto, di cinema.
Però onore al merito di un autore al suo romanzo d'esordio.
Scrive bene, ha un buon ritmo, un uso della lingua italiana che può fare invidia ad autori molto più conosciuti e commerciali.
E' che dentro a Rosso Italiano c'è veramente tutto.
E' come se un cuoco alle prime armi e col talento nell'anima, avvalendosi dei migliori strumenti e di cibi di prima qualità, preparasse una pietanza con mille ingredienti, e poi ci mettesse troppo peperoncino.
Sicuramente ti colpisce, magari ti piace anche, ma il peperoncino nasconde gli altri sapori, e ti rimane la curiosità di conoscere meglio gli ingredienti, magari in piatti in cui vengano usati a 3-4 per volta, non tutti assieme.
Lo consiglio a chi ama i "sapori forti".
Io intanto aspetto con gioia la prossima ricetta, chef!
Feb 12, 2008 ( )