Il pilota di Graton ha tutti gli ingredienti per piacere, è giovane, è bello, è ricco e, soprattutto, vince sempre. In una selva di intrighi, rooom, vroom, cambi di marce, colpi di scena, gambe e seni l’unica sicurezza è il risultato finale: la scuderia Vaillant vincerà il premio costruttori e Michel il premio per il miglior pilota: si tratti di formula uno, rally o corsa in monopattino. L’anomalia è che la ricetta del mondo a stelle e strisce viene assunta come credo da un autore francese, sicuramente contento di veder la marsigliese cantata in tutto il mondo, ad eterna gloria della grandeur, ma di anomalia si tratta. Le storie sono belle ed appassionanti ed il fumetto tutto sommato è molto gradevole, ma la certezza del risultato finale e l’eccessiva contrapposizione tra bene, sempre vincente, e male, mai redimibile, rende Michel Vaillant troppo prevedibile e a tratti noioso. ( )