Credo sia stato il mio primo romanzo, ormai troppi anni fa.Ho paura di rileggerlo e di trovarlo banale o proprio brutto (ma credo mi piacerebbe ancora) - perché all'epoca l'ho adorato, cominciando così la carriera bibliovora.
Fino ad allora avevo snobbato la carta in favore dei cartoni... Il mio debito di gratitudine verso De Crescenzo temo non sarà mai ripagato.

L’ultimo libro di quelli regalati da Paola ed Ivan, quello che forse pensavo migliore, la guerra di Troia raccontata da Luciano De Crescenzo. In realtà pensavo ad una cosa semplice, semplice, De Crescenzo è stato grande proprio nel semplificare le cose ma la mitologia è argomento complesso, decine di nomi, dei e uomini che si incrociano, si accoppiano, e regna la confusione. Lo stile di De Crescenzo, per carità, quello è unico e anche questa volta riesce a rendere l’Iliade leggibile, ma leggibile, appunto, non semplice. L’ira funesta del Pelide Achille si incrocia al coraggio di Ettore, alla scaltrezza di Ulisse, al dramma di Patroclo, ma ecco che i nomi iniziano a essere tanti, le formazioni in campo sono amplissime, abbondano le riserve, i cambi hanno i ritmi del Basket. Ma comunque De Crescenzo trova un modo brillante per consentire un primo approccio all’Iliade. ( )

Donde conocemos a Leonte, joven cretense de dieciséis años, en viaje hacia Troya en busca de su padre dado por desaparecido...