Un piccolo libretto sul diritto d’autore scritto dal direttore generale della Fnac. E, chiaramente, l’impostazione risente del ruolo e della funzione dell’impiegato dell’ipermercato. Senza discutere sul valore del diritto d’autore, lo stesso titolo, da reato in prima pagina, sottende lo spirito del libro. La gratuità non è un furto. Non può esserlo. Le creazioni dell’uomo non nascono da un semplice principio di do ut des, ma è una proiezione dello spirito. La tutela che merita è massima. Ma il presupposto non può essere il reato sottostante. Goethe non ha scritto il Faust pensando alle rendite. E Mozart non ha composto sulla base di meri interessi economici. Sono i produttori e le case discografiche che operano sulla base dell’interesse ad un ritorno economico. La differenza non è secondaria. Olivennes, invece, legge tutto nell’ottica del commerciante , commette un errore di base. Errore in cui incorrono anche i Governi. Perché se è la creazione l’oggetto della tutela allora i commercianti, i mercanti potrebbero anche spingersi a creare modelli di base nuovi, senza limitarsi ad imporre estorsioni temporali di tutela o nuove sanzioni, spesse penali. Per reati spesso vecchi. Comunque un libro gradevole ed interessante per alcune considerazioni. ( )

Propaganda gratuita que te regalaban en la fnac, con la intención de confundir a la gente, intentando convencernos de lo malo que es difundir la cultura de forma gratuita.