Colin Ward (1924–2010)
Autor von Anarchism: A Very Short Introduction
Über den Autor
Werke von Colin Ward
The Anarchist Sociology of Federalism 2 Exemplare
Temporary Autonomous Zones 1 Exemplar
Q Skills for Success (3rd Edition). Reading & Writing 3. Split Student's Book Pack Part A (2019) 1 Exemplar
Workers' Control and the Collective Contract 1 Exemplar
Witness for the Prosecution 1 Exemplar
Where the Shoe Pinches 1 Exemplar
A Visit to Amsterdam 1 Exemplar
Self-help in Urban Renewal 1 Exemplar
The State and Society 1 Exemplar
House and Home 1 Exemplar
Bethnal Green - A Museum of Housing 1 Exemplar
Are we in Favour of Penal Reform? 1 Exemplar
Anarchy in Milton Keynes 1 Exemplar
Baphomet 1 Exemplar
Anarchy 1 Exemplar
The Case Against Voting 1 Exemplar
The Hidden History of Housing 1 Exemplar
Nostra patria e il mondo intero — Autor — 1 Exemplar
Zugehörige Werke
Getagged
Wissenswertes
- Geburtstag
- 1924-08-14
- Todestag
- 2010-02-11
- Geschlecht
- male
- Nationalität
- UK
- Geburtsort
- Wanstead, Essex, England, UK
- Sterbeort
- Ipswich, Suffolk, England, UK
- Wohnorte
- Wanstead, Essex, England, UK
- Ausbildung
- Anglia Ruskin University (Hon. Ph.D)
- Berufe
- architect
writer
teacher - Organisationen
- British Army
Freedom (newspaper)
Anarchy Magazine
Town and Country Planning Association
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Una sorte davvero singolare per un termine che, da etimologia, significa semplicemente “assenza di potere” e per una realtà che vede molte brutture del mondo scatenarsi proprio per lotte di potere. Colin Ward quindi si propone di riportare la nostra attenzione sul fatto che l’anarchia non è tanto un ideale astratto, ma una descrizione di una modalità grazie alla quale gli esseri umani possono organizzarsi.
Ward ci dice che l’organizzazione anarchica già esiste nella nostra società, grazie alla tendenza umana a raggrupparsi per il comune beneficio. Quindi ci mostra degli esempi concreti in vari ambiti di organizzazione anarchica – nell’urbanistica (che conosceva bene, in quanto architetto), nell’istruzione, nel lavoro, nella famiglia… – e senza svicolare dagli ambiti che generano più scetticismo, come la gestione dei crimini e dei comportamenti antisociali.
Certo, realizzare una società anarchica è estremamente improbabile: non tanto per l’impossibilità di mettere in pratica l’anarchia, quanto piuttosto per i requisiti che questo richiederebbe. Anzi, Ward riflette sul fatto che forse non sarebbe nemmeno auspicabile. Ma tra accettare passivamente lo status quo e cercare di allargare gli spazi di autonomia sta tutta la differenza del mondo.
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